Roby VISENTINI conquista l'iride
Roberto Visentini non dimenticherà più questa settimana. Nell'arco di quattro giorni ha compiuto un'imprea difficilmente eguagliabile: ha conquistato mercoledì scorso il titolo italiano a Montecatini Terme e domenica a Losanna si è laureato campione mondiale degli juniores. Un'accoppiata strabiliante, che costituisce l'episodio più importante della stagione per il ciclismo italiano.
Visentini era molto atteso. Ricci lo aveva adocchiato da parecchi mesi e quest'anno lo aveva portato a Losanna con la certezza che compisse una valida impresa. Forse neanche il C.T. si attendeva che quattro giorni dopo aver vinto il campionato italiano, il bresciano riuscisse a conquistare il titolo più importante. I favori, in seno alla squadra azzurra, erano equamente divisi tra Donadio, Visentini e Caretto. Si pensava a un possibile conflitto interno fra i nostri e invece tutto è andato per il meglio. Il gioco di squadra ha funzionato alla perfezione.
Roberto Visentini proviene dalla scuola di Giacomo Denti, un tecnico con pochi anni di esperienza, ma dotato di tatto e sensibilità. Una sensibilità forse maturata con l'amara esperienza vissuta in pochi anni di dilettantismo dopo essere stato dipinto per parecchio tempo come il messia del ciclismo italiano. Denti ha plasmato Visentini nel crogiuolo della Mariani & Cali, una squadra bresciana che fra i dilettanti di terza non ha rivali. Lo scorso anno lo ha portato a una prodigiosa serie di vittorie, poco meno di venti. Fra tutte si staglia quella nella Bollate-Ghisallo, paragonata a quelle di Gaul sul Gavia e di Meco sul Rolle per le condizioni atmosferiche e per lo sforzo fisico.
Nel '75 Visentini è partito in scioltezza. Prima di Montecatini ha conquistato sette vittorie, quasi tutte per distacco.
Anche se Ricci aveva vaticinato una bella prestazione degli azzurri.
Venendo alla gara, Visentini l'ha letteralmente dominata. Gli azzurri si sono battuti magnificamente dall'inizio alla fine. Il genovese Massucco ha tentato la soluzione isolata, poi quando s'è reso conto che l'impresa non poteva avere successo, si è rialzato ad attendere Visentini e il gruppetto inseguitore. Su di lui si portavano per primi l'olandese Verstijlen e Visentini, che giungevano insieme al traguardo. Visentini, che non è certo uno sprinter, partiva di sorpresa ai 350 metri. Massucco, brillantissimo, si occupava dell'olandese che non trovava la forza per reagire. Era il trionfo per Visentini, che si imponeva a mani alzate, mentre Ricci, al di là della linea del traguardo, attendeva emozionato il suo abbraccio.
ORDINE D'ARRIVO:
1 ITA VISENTINI, Roberto (Italia), km 127 in 3h16'36"
2 NED Ad Verstijlen NED at 00.00s
3 ITA Alberto Massucco ITA at 00.00s
4 FRG Jan Franzen FRG at 38.00s
5 GDR Siegbert Schmeisser GDR at 38.00s
6 FRA Patrick Mauries FRA at 38.00s
7 POL Witold Mokiejewski POL at 38.00s
8 FRG Ludwig Huber FRG at 00.00s
9 ITA Alberto Minetti ITA at 38.00s
10 NED Theo De Rooy NED at 38.00s
Commenti
Posta un commento