Il gran Tour di Gallopin

Buona la seconda, Tony (Tonì, alla francese). Il sogno di una vita, in giallo al Tour il 14 luglio, festa nazionale, per Gallopin era durato, appunto, un giorno. Aveva fatto di tutto, per tenersela, quella maglia conquistata a Mulhouse nella tappa vinta dall'altro Tony, il tedesco Martin. Ma Vincenzo Nibali, il padrone di questa Grande Boucle, se l'era subito ripresa con la prepotenza del campione gentiluomo 24 ore dopo, sulla salita di La Planche des Belles Filles.

Stavolta, invece, il 26enne della Lotto-Belisol cerca la vittoria di tappa, e la trova azzeccando nel finale il contropiede giusto che beffa Rogers, Sagan e Kwiatkowski a 2 km dal traguardo. Sagan, che proprio non riesce a vincere, ha bissato l'errore di Nancy: attacca in discesa ma si pianta allo sprint, regolato da John Degenkolb davanti ai nostri Matteo Trentin e Daniele Bennati.

Nibali ha speso forse più del necessario in una tappa che poteva costare cara al suo scudiero Scarponi, volato sull'asfalto come nel tappone di lunedì. Ma lo Squalo è così che corre. Lo ha sempre fatto, e non cambierà certo da qui a Parigi. Intanto, Gallopin si gode il momento: il 14 luglio in giallo, un successo di tappa e il quinto posto in classifica a 3'12 dalla vetta. In attesa di Alpi e Pirenei, Tonì Gallopin il suo Tour l'ha già vinto.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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