Shaqiri: «Dissi no alla Juve. Mi ha convinto Mancini»

di MATTEO DALLA VITE - INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO), Gazzetta dello Sport

Il suo nome si pronuncia «Cerdan». E lo ha convinto una telefonata di Roberto Mancini, allenatore-manager. «C’erano altre squadre interessate a me, in Premier League, nella Bundesliga e anche la Juve - dice Shaqiri - Io volevo l’Inter perché sono rimasto colpito dalle parole di Mancini che al telefono mi ha spiegato progetto e prospettive». Mentre la Juve fa sapere che non c’è stato un interessamento concreto sul giocatore, la retro-notizia, confermata, è il potere persuasivo del tecnico: il Mancio carismatico «chiama» i Grandi Colpi. 

SORRISO E CHAMPIONS 
Xherdan Shaqiri (pagato 15 milioni più 1,5 di bonus facili e 1,5 di bonus difficili) dice anche un’altra cosa. «Al Bayern avevo perso il sorriso. Alla fine, non ero felice. E all’Inter voglio ritrovare la gioia e il desiderio di giocare per poter dimostrare le mie qualità». Il calcio, in fondo, è un gioco. «L’obiettivo della squadra non è arrivare decima o dodicesima, ma puntare alla Champions League sempre: e sono convinto che quest’anno possiamo arrivarci, giocando un calcio bello e offensivo». 

PRONTO PER GIOCARE 
Xherdan viene presentato da Mancini: poi ci sono il dg Fassone, il dt Ausilio e l’avvocato Capellini. «Esulterò con un selfie se segnerò un gol? Un selfie no. Semmai, vedrò più avanti. Se sono pronto per giocare sabato? Sì, mi sono allenato tutta la settimana, sto bene: non vedo l’ora di fare la mia prima gara con l’Inter, e anche di fare gol». 

UN 10 E I BLOG 
C’è un gustoso retroscena. «Nei giorni in cui sono stato contattato - ricorda Xherdan -, Ausilio mi faceva vedere i blog dei tifosi interisti che chiedevano a gran voce il mio arrivo. E’ stato fantastico. Così come è stato bellissimo l’affetto dei tifosi all’aeroporto». Shaq parte da destra e converge: è questo il suo movimento preferito? «Sono versatile, ma mi trovo meglio a fare il 10 classico, per vedere la porta, al centro del gioco». Ieri sera intanto, per fare gruppo, la squadra ha cenato tutta insieme a Milano, al Botinero, il ristorante di Javier Zanetti. E Podolski su Twitter: «Mangia che ti fa bene». Assente Nagatomo (è alla Coppa d’Asia), non si sarebbero visti Osvaldo e M’Vila. Oltre ai giocatori c’erano il d.t. Ausilio, Mancini, lo stesso Zanetti e lo staff tecnico al completo. (m.d.v.)

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