Barça por la Quinta

Otto. Per l'ottava volta in sessanta edizioni, la CoppadeiCampioni/Champions League avrà in finale il Barcellona. Negli ultimi dieci anni - da quando la ricostruzione è cominciata - è successo tre volte, e tre volte l'ha vinta. Quattro le semifinali, una uscita ai quarti e una agli ottavi. Insomma, loro, i piccoletti che il possesso palla l'hanno prima rivoluzionato e ora persino superato, in fondo ci arrivano sempre; o quasi. 
 
Cambiano i tridenti - con sua maestà Messi sempre al centro dell'impero, anche quando si defila sull'out a difendere come un terzino; o arretra come rampa di lancio per gli altri due fenomeni:; 114 gol in tre; 37 Neymar, 24 Suarez e 53 la Pulce.

Xavi non è più titolare, ma Andrés Iniesta resta sempre il faro di un centrocampo che ha rinunciato a cesc Fàbregas per il più funzionale Ivan Rakitic.

Luis Enrique, dopo un inizio in linea spezzata come i suoi spigoli, sta dimostrando quel che il suo amico pep sapeva già prima di consigliarlo alla Roma.

Persino la seratona di ter stegen, il portiere di coppa, fa presagire che sia l'anno buono per la squadra forse più più forte d'Europa, ma non perfetta. La tenuta difensiva, specie nel gioco aereo e in situazioni di palla inattiva, lascia all'altra finalista un margine per sognare.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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