FOOTBALL PORTRAITS - Carey, l'uomo-ovunque


Johnny Joseph Carey è stato uno dei grandi capitani del Manchester United. Un Roy Keane più leale. Incredibilmente versatile, giocò in tutti i ruoli (perfino in porta) eccetto ala sinistra. La sua carriera (1937-1953) fu interrotta sul più bello dalla guerra, ma gli portò la FA Cup nel 1948 e il titolo inglese 1951-52.

Nato a Westland (Dublino) il 23 febbraio 1919, nel 1936 dall’Home Farm passò al al St James’s Gate dove fu notato dall’osservatore dublinese dello United, Billy Behan. A 17 anni Carey fu portato a Manchester per 250 sterline. Arrivato come mezzala sinistra, doveva giocarsi il posto con una star dello United del tempo, Stan Pearson. 

Quell’anno Jackie debuttò all’Old Trafford contro il Southampton, ma lo scoppio della Seconda guerra mondiale significò per lui il reclutamento nel British Army e le campagne in Medio Oriente e in Italia, dove fu avvicinato da qualche nostro club. 

Passato per Cardiff (Galles), Everton, Liverpool, Man City (sic) e Shamrock Rovers (Irlanda), dopo il conflitto tornò allo United, ma non al vecchio ruolo. Con il suo innovativo modo di difendere basato sul senso della posizione e il tackle pulito. Gentleman John divenne uno dei migliori terzini della sua generazione. 

Come altri giocatori dell’epoca, indossò le casacche di entrambe le selezioni irlandesi, 29 caps (e 3 gol) per la Repubblica e 7 per l’Irlanda del Nord. Nel 1949 fu votato Calciatore dell’anno. Chiuse nel 1953 dopo 344 gare e 18 reti con i red devils

Rifiutate le offerte del suo ex club, allenò Blackburn Rovers, che riportò in Division I nel 1958, Everton, Leyton Orient, Nottingham Forest e nel 1969 ancora Blackburn. Nel 1971 i Rovers scesero in Division III e per Carey, al primo esonero, arrivò la nomina a Ct dell’EIRE.  
È deceduto a Winslow il 23 agosto 1995.
Guerin Sportivo, n. 21 - 27 maggio-2 giugno 2003



Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?

I 100 cattivi del calcio