FOOTBALL PORTRAITS - Argentina a Bauza, el Patón per vincere


El Patón per il piedone di dimensioni netzeriane e certo non morbidissimo, è entrato duro come nei suoi tre lustri in mezzo alla difesa del Rosario Central (tre volte), Junior Barranquilla in Colombia, Independiente Avellaneda in patria e Veracruz in Messico.

«Non sono qui per convincere nessuno». «Con Messi parlerò di calcio». Si è presentato così, Edgardo Bauza, il nuovo Ct dell'Argentina al posto di Gerardo Martino, dimissionario nove giorni dopo la seconda copa america persa in due anni, sempre in finale ai rigori, sempre contro il Cile.

Quel terribile uno-due che ha mandato ko, per ora, la già esile argentinidad della Pulga, che con la Selección maggiore ha già perso quattro finali.

"Si vede che non è per me", ha detto Leo Messi dando l'addio alla nazionale. E chissà che il 4-2-3-1 di Bauza, un difensivista che le finali tende a vincerle, non gli faccia cambiare idea per Russia 2018.

El Patón ha già in bacheca sei titoli in mezzo subcontinente: il Clausura in Perù, due Serie A, la Recopa Sudamericana e la Copa Libertadores con la Liga de Quito, trofeo bissato col San Lorenzo de Almagro. El club del papa Francisco Bergoglio.

Ma forse Leo, non si farà pregare: con la nuova coppia Dybala-Higuaín, gli amici Mascherano e Di María e la crescita di Rulli in porta, Mammana dietro e Kranevitter nel mezzo, il baby Lo Celso sulla  trequarti, magari gli basterà la cabala.

Ogni volta che CR7 ha alzato la Champions, Bauza ha sempre vinto la Libertadores tranne quest'anno: col Sao Paulo del suo fedelissimo Buffarini s'è fermato in semifinale, ma "quello là" ha finalmente vinto anche col Portogallo. Messi, quindi, tornerà. Bauza è partito col piedone giusto. 

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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