Nibali giù, van Avermaet d'oro: la legge della strada

Quel che il ciclismo dà, il ciclismo toglie. 

Lo sa bene Nibali, che cadendo in discesa ai -12 km si è rotto una clavicola e ha perso una medaglia olimpica ormai certa come gli era successo al Mondiale di Firenze 2013. Al Giro 2016, invece, il volo sulla neve di Kruijswijk gli aveva spianato la strada per il bis rosa.

E lo sa bene il belga Greg van Avermaet - oro a Rio un anno dopo la Clasica di San Sebastian ormai vinta e invece finita contro una moto dell'organizzazione.

E' la legge della strada che però, come il sesto posto di Aru, non consolerà un team Italia sin lì perfetta con De Marchi, Caruso e Rosa, poi ritiratosi.

Nibali era in testa, ma come il colombiano Henao - suo compagno di fuga con Majka, è finito a terra nella stessa curva fatale anche all'australiano Porte e al britannico Thomas.
Il polacco s'è salvato, ma poi - ripreso ai -2 dal traguardo, per i crampi nemmeno ha tentato la volata, vinta dal favorito van Avermaet sul danese Fulgsang, gregario di Nibali e Aru nell'Astana ed eroe d'argento per un giorno. 
Quel che il ciclismo toglie, il ciclismo dà.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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