Peña Cabarga, il solito volo di Froome

Il passero Froome, il condor Quintana e il colibrì Chaves: tutti e tre lassù dove osano le aquile. E anche il vecchio Pistolero Contador. Vincendo ai 565 metri di Peña Cabarga, il britannico nato in Kenia spiccò al volo alla Vuelta 2011, corsa in appoggio a un Bradley Wiggins in difficoltà. 
Cinque anni dopo, con una stagione di caccia già da leggenda con Tour e secondo bronzo olimpico consecutivo a cronometro, Chris Froome ha fatto capire al clan dei colombiani che sì, può essere lui il terzo della storia (dopo Anquetil '63 e Hinault '78) a vincere, nello stesso anno, i giri di Francia e Spagna.

Negli ultimi due km della 11esima tappa, all'indomani del primo dei due riposi, a scatenare la bagarre è stato Chaves, ripreso ai 700 metri dai big, che si sono giocati l'ascesa allo sprint: a spuntarla è stato il capitano del team Sky, che festeggia in maglia bianca di viceleader della combinata proprio davanti a Quintana, che conserva quella rossa in cima alla generale con - adesso 54 secondi sullo stesso Froome e 1'05" su Alejandro Valverde, compagno di Quintana alla Movistar.

Evaporata la polemica sull'impiego in corsa dei misuratori di potenza, resta la strada. E da Peña Cabarga a Madrid è ancora molto, molto lunga.
SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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