FOOTBALL PORTRAITS - Maradona, le battaglie del Diez


di CHRISTIAN GIORDANO ©, Sky Sport 24 © (6 settembre 2013)

"Sono cresciuto in un barrio privato di Buenos Aires. 
Privato di acqua, di luce e di telefono". 

Le ha cominciate presto le sue battaglie Diego Armando Maradona. Da quando era "el Pibe". L'oro sarebbe arrivato dopo, e con quello le responsabilità. La personalità da capopopolo, da Masaniello, quella ce l'ha sempre avuta. Da quando era lui, ventenne capitano del Boca, a difendere i compagni chiusi in spogliatoio dall'assalto dei Barras Bravas.

Con gli anni le sue guerre ideologiche sarebbero state contro i poteri forti, del calcio e del mondo. I suoi strali hanno colpito altri grandi ex diez, come Pelé e Platini. le sue pallottole, ancorché a salve, i giornalisti sotto casa sua. Epiche le sue lotte in nazionale con ex compagni come Passarella, allenatori come Menotti che da Ct nel '78 lo escluse dal Mondiale in casa, e presidenti: da Luis Núñez nel Barcellona a Corrado Ferlaino nel Napoli. 

Ha battagliato con il Fisco italiano, con "el traitor" Bilardo, con i tifosi della Selección e persino con gli eredi. E i media hanno sguazzato nei suoi scontri con Julio Grondona, storico padrone della federazione e del fútbol argentini. E con Sepp Blatter, eterno boss della FIFA.

Quello però era ancora un Diego che pensava e agiva da calciatore. Lo stesso che da ex con Cantona, Vialli, Weah e altri grandi aveva provato a creare, a Parigi, un sindacato globale della categoria. Magari per non giocare un mondiale a mezzogiorno come quello che gli hanno sfilato "per" mano a USA '94.

Smesso col pallone giocato, tra una panchina e uno show in tv, si è dato alla politica. Quella dei comizi. Ha attaccato l'America di George Bush Jr e il Vaticano di Karol Wojtyła, fraternizzato con Hugo Chaves e Fidel, il lider màximo che lo ha salvato nel momento più difficile, la sua battaglia più importante. Quella per la vita.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
6 settembre 2013


PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
6 settembre 2013

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