Vuelta, Aubisque a Gesink nel Big Four Show
Spettacolo duro e puro sull'Aubisque. Cinquemiladuecento metri di dislivello e tre GPM di prima categoria nei 196 km verso una cima storica... del Tour.
I fantastici quattro si sono dati battaglia come raramente è avvenuto nei ultimi grandi Giri: almeno sei gli scatti e controscatti fra la maglia rossa Quintana, Froome, Contador e Chaves, il colibrì che per la prima volta in un un tappone di montagna ha chiuso davanti ai tre big.
La frazione l'ha vinta l'olandesone Robert Gesink, che dopo la beffa del secondo posto nella decima tappa ai Lagos de Covadonga s'è preso a 30 anni la prima vittoria parziale in carriera un grande Giro. Dietro di lui la nuova maglia a pois Elisonde e Silin, superstiti della fuga iniziale di 41 corridori, poi Bennett (compagno del vincitore Gesink) e quell'Adam Yates sempre più golden boy del ciclismo britannico.
In classifica generale, a parte la cotta da 9' negli ultimi 16 km di Valverde, tanto rumor per nulla: la trentina di secondi guadagnati da Chaves li ha persi Contador, che ha ceduto nel finale alla vigilia di un'altra tappa di alta montagna. La più breve: 2600 metri di dislivello in 118 km con arrivo ai 1790 di Aramòn Formigal. È la Vuelta, amigos: si attendono sorprese.
I fantastici quattro si sono dati battaglia come raramente è avvenuto nei ultimi grandi Giri: almeno sei gli scatti e controscatti fra la maglia rossa Quintana, Froome, Contador e Chaves, il colibrì che per la prima volta in un un tappone di montagna ha chiuso davanti ai tre big.
La frazione l'ha vinta l'olandesone Robert Gesink, che dopo la beffa del secondo posto nella decima tappa ai Lagos de Covadonga s'è preso a 30 anni la prima vittoria parziale in carriera un grande Giro. Dietro di lui la nuova maglia a pois Elisonde e Silin, superstiti della fuga iniziale di 41 corridori, poi Bennett (compagno del vincitore Gesink) e quell'Adam Yates sempre più golden boy del ciclismo britannico.
In classifica generale, a parte la cotta da 9' negli ultimi 16 km di Valverde, tanto rumor per nulla: la trentina di secondi guadagnati da Chaves li ha persi Contador, che ha ceduto nel finale alla vigilia di un'altra tappa di alta montagna. La più breve: 2600 metri di dislivello in 118 km con arrivo ai 1790 di Aramòn Formigal. È la Vuelta, amigos: si attendono sorprese.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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