Wiggo, l'ultimo degli addii 2016


Ce lo ricorderemo per tanti, troppi motivi il 2016. Anche e soprattutto per i campionissimi che hanno scelto di fermarsi.

Nell'estate dei grandi addii la NBA ha salutato in un sol colpo gli ultimi vent'anni di storia della lega: il ritiro di Kobe Bryant, a 37 anni, è stato un omaggio, peraltro ben reclamizzato, lungo una stagione.

Più sobri e rispondenti ai rispettivi stili quelli dei 40enni Kevin Garnett e Tim Duncan, quest'ultimo già intuibile con il passaggio di Pau Gasol da Chicago a San Antonio, e di Ray Allen, che a 41 anni era fermo già da due.

Steven Gerrard invece ha smesso a 36, dopo i 17 nel Liverpool e un'estate indiana al sole dorato della California da 5 gol in 34 presenze con i Los Angeles Galaxy.

Del tutto spiazzante invece l'addio del 31enne Nico Rosberg, neocampione del mondo di Formula Uno, 34 anni dopo papà Keke e al termine di una stagione durissima chiusa davanti all'avversario più difficile, in pista e fuori: Lewis Hamilton, suo compagno di scuderia in Mercedes.

Al contrario, il ritiro di Bradley Wiggins - nel giorno in cui Ana Ivanovic ha annunciato il suo - era nell'aria già dalla sua ultima Sei giorni di Gand: conclusa in trionfo il 20 novembre in coppia con l'amico di sempre Mark Cavendish.

Il modo migliore, quello di chiudere all'apice, e in lacrime dopo un oro olimpico, che accomuna il 36-enne Wiggo a un altro gigante: il 35-enne Fabian Cancellara.

Il 2016 ha fatto di tutto, anche troppo, per non farsi dimenticare. E portandosi via tante leggende ha chiuso un'epoca.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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