Il piccolo Apache, Caio e il nuovo James Che talenti nel Sub 20
Nella prima fase del Sudamericano Under 20 in evidenza il re dei cannonieri, l’argentino Torres, erede di Tevez al Boca1E poi in regia il brasiliano Henrique, il 17enne colombiano Hernandez e l’uruguayano Amaral, molto seguito in Liga
di Adriano Seu
MARTEDÌ 31 GENNAIO 2017
ExtraTime, LA GAZZETTA DELLO SPORT
Da ora in poi è vietato sbagliare. Se la prima fase del Sub20 chiusasi venerdì è servita per oliare gli ingranaggi, ora non resta che spingere sull’accele ratore per conquistare il titolo o piazzarsi tra le prime 4 per otte nere il pass per i Mondiali di maggio. Nell’esagonale finale iniziato ieri, oltre a Ecuador e Venezuela nel ruolo di «guasta feste», se la giocano Argentina, Brasile, Uruguay e Colombia.
Mi manda Carlitos
Nell’Argentina che finora ha convinto a sprazzi si sono messi in luce il centrocampista Asca cibar, il difensore Foyth e Man silla, ma il trascinatore è stato il 19enne Torres, capocannonie re con 4 centri frutto di 2 dop piette in stile Apache. Il giova ne attaccante del Boca, con cui ha firmato giorni fa il primo contratto da pro dopo 4 stagio ni nelle giovanili, ha rivelato di essere cresciuto col mito di Car litos. L’esplosività e le movenze ricordano parecchio quelle di Tevez, che Torres ha potuto studiare da vicino nell’ultimo an no e mezzo. Rapido e ben piaz zato, può giocare prima punta o sulla destra, dove finora è sta to l’arma in più di Ubeda.
Il cervello verdeoro
Un po’ com’è stato Caio Henri que per l’Amarelinha, che ha mostrato la migliore organizza zione di gioco. Davanti non hanno tradito gli attesi Richar lison e Felipe Vizeu (3 reti in due), ma il giovane centrocam pista dell’Atletico Madrid è quello che muove i fili, detta i tempi e organizza la manovra.
Le tre gare disputate finora hanno fatto capire perché Si meone ne sia rimasto folgorato la scorsa estate, al punto da convincere la dirigenza a strap parlo al Santos per fargli firma re un contratto fino al 2020, con una clausola rescissoria di 30 milioni. L’esperienza acqui sita negli ultimi 6 mesi a Ma drid, con cui ha esordito il 30 novembre in Coppa del Re, sta facendo la differenza.
Il simil Rodriguez e gli altri
Non è stato da meno il colom biano Juan Hernandez, carica tosi sulle spalle i Cafeteros dopo il k.o. della punta di diamante, Damir Ceter, steso da un infor tunio muscolare e già tornato a casa. Il 17enne trequartista det to «El Niño» si è rivelato fonda mentale grazie ai 3 assist firma ti e al discreto repertorio di dribbling e giocate sopraffine messe in mostra. Una conferma di quanto di buono fatto la scor sa stagione in B col Deportivo Pereira, dove ha collezionato 20 reti in 33 gare. In patria han no iniziato ad accostarlo a Ja mes Rodriguez. Il Granada, che l’ha acquistato un mese fa per farlo maturare all’America di Cali, sembra averci visto lungo. Nella «gioielleria» celeste dei vari Bentancur, Schiappacasse e Ardaiz (quest’ultimo titolare solo una volta) spicca invece il 19enne Amaral: 3 reti in 4 gare e, soprattutto, un perfetto mix di qualità e potenza al costante servizio della squadra. Il talen to del Nacional, con cui ha se gnato oltre 100 reti nelle giova nili, è già al secondo Sub20 do po l’esperienza di 2 anni fa e si vede. In Spagna e Inghilterra c’è già una discreta fila di pre tendenti. Una fila destinata ad aumentare di pari passo con le ambizioni di un Uruguay se condo solo al Brasile per nume ro di titoli (7 contro 11), ma a secco ormai da 36 anni.
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