Giancarlo Perini, il duca di Benidorm




Tanti auguri a Giancarlo Perini, detto "il duca di Benidorm", nato il 2 dicembre 1959 a Carpaneto Piacentino.
Eccellente uomo squadra, spesso piazzato ma solo una volta vincitore nel corso di una carriera protrattasi dal 1981 al 1995, Perini passa professionista con la maglia della Inoxpran, diretta da Davide Boifava, dopo esser stato l'anno prima quinto e miglior giovane al Giro d'Italia dilettanti, vinto da Giovanni Fedrigo.
Già al primo anno tra i professionisti partecipa come gregario alla Vuelta, contribuendo al successo di Giovanni Battaglin; nelle stagioni a venire è peraltro ancora importante uomo-squadra dei capitani della Inoxpran/Carrera (nuova denominazione dal 1984), lo stesso Battaglin e poi il bresciano Roberto Visentini. Tuttavia un grave incidente al Giro di Svizzera 1986 rischia di interrompere la sua carriera: in un tratto di discesa Perini viene infatti investito da un'autovettura entrata sul tracciato di gara, rimediando tre fratture al ginocchio destro, trauma cranico e numerose ferite.
Resta lontano dalle corse per sette mesi: rientra nel 1987 e ritorna in breve a lavorare proficuamente per i nuovi leader della Carrera, l'irlandese Stephen Roche e Claudio Chiappucci, facendo parte della formazione che al Tour de France si impone nella cronosquadre di Berlino.
Perini tocca però l'apice della carriera nella seconda parte della stagione 1992, quando, dopo l'ottavo posto finale al Tour de France (ove Chiappucci è secondo), riesce ad ottenere piazzamenti nei dieci al Trofeo Matteotti, alla Coppa Bernocchi e al Giro del Veneto; la regolarità dei risultati induce l'allora selezionatore della Nazionale italiana, Alfredo Martini, a convocarlo per i campionati mondiali di Benidorm. E qui compie un capolavoro di abnegazione, coraggio e fedeltà alla maglia azzurra: sorretto da una forma senza precedenti, durante la corsa iridata Perini è grande protagonista, prima recuperando il distacco da quattro fuggitivi, poi pilotando da solo, fino ai meno 200 metri, la vittoriosa volata di Gianni Bugno, al bis mondiale dopo il trionfo nel 1991, giungendo a sua volta 16esimo al traguardo. Da allora viene soprannominato "il duca di Benidorm".
Nel 1993 matura il divorzio dalla Carrera e Perini si accasa alla ZG Mobili e nel giugno di quell'anno ottiene la prima e unica vittoria da professionista, una tappa al Giro di Puglia, con arrivo a Crispiano, per poi chiudere secondo la 14esima tappa del Tour de France, battuto in una volata a due dal francese Pascal Lino a Perpignan. In agosto è nuovamente selezionato da Martini per correre i campionati del mondo di Oslo, dove è 29esimo, e nel 1995 si trasferisce alla Brescialat, per poi, trentacinquenne, matura a fine stagione la decisione di ritirarsi dall'attività

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