Erik Breukink, l’olandese che sfiorò il Tour de France



Tanto vicino al successo di prestigio che poi vide svanire per continui colpi di sfortuna, questo potrebbe essere il sunto della carriera di Erik Breukink, ciclista olandese che calcò la scena professionistica dal 1985 al 1997.

Nato il 1° aprile 1964 a Rheden, iniziò a pedalare con i “prof” nel 1985, con la piccola squadra della Skala, dopo aver subito la forte delusione ai Giochi Olimpici di Los Angeles, quando con il quartetto della 100 km raccolse solo la medaglia "di legno" in virtù del quarto posto.

La vittoria che rimase nella mente dei tanti appassionati fu la tappa del Gavia, nel Giro d’Italia del 1988. Corsa nel bel mezzo di una bufera di vento e neve, l’olandese rimontò nella discesa battendo in volata il vincitore della corsa rosa, l’americano Hampsten. Salirà poi sul podio finale, in seconda posizione, ad un minuto e 43 secondi dal vincitore.

Dopo un triennio alla PDM (1990-92), Manolo Saiz lo volle con sè alla ONCE, come uomo di classifica per i Grandi Giri. La sfortuna lo colpì nella corsa francese: venne investito da un’auto e dovette ritirarsi.

Fra le sue vittorie più importanti, il Giro del Piemonte ed il Giro dei Paesi Baschi Inoltre vanta 2 tappe al Giro d’Italia, 4 al Tour, 2 al Tour di Romandia, 2 al Giro di Svizzera, 1 alla Vuelta de Catalunya ed una alla Vuelta di Spagna.

La curiosità: dal 1986, Erik Breukink è sempre stato presente al Tour de France, prima come corridore, poi come operatore del settore, prima come uomo delle pubbliche relazioni, poi direttore sportivo e commentatore per la tv olandese.

La passione iniziale per il calcio, praticato in gioventù, lo costrinse alla scelta finale: optò per i pedali e fu il suo successo.

Nell’edizione del Tour del 1990, quando era in lotta per la vittoria finale, lungo la salita del Tourmalet una serie di problemi meccanici lo costrinse a cambiare la bici per ben tre volte.

Sebbene fosse un ottimo scalatore, la sua specialità era il cronometro. Vinse due titoli nazionali e, con la vittoria nel cronoprologo del Lussemburgo, conquistò la maglia gialla per un giorno nel 1989.

Organizzò, per un paio di stagioni, una corsa a tappe in patria che portava il suo nome, GP Erik Breukink. I vincitori furono Fabian Cancellara ed Erik Dekker.

Nel 1988 vinse la maglia bianca di miglior giovane della Grand Boucle.

Dopo essere stato in ammiraglia alla Rabobank, attualmente è direttore sportivo della Roompot-Oranje Peloton, team olandese in possesso di licenza Professional Continental.


Piazzamenti nei grandi Giri:

Giro d’Italia
1986: 71º – 1987: 3º – 1988: 2º – 1989: 4º – 1995: 59º

Tour de France: 
1987: 21º – 1988: 12º – 1989: ritirato – 1990: 3º – 1991: ritirato – 1992: 7º – 1993: ritirato – 1994: 29º – 1995: 20º – 1996: 34º – 1997: 52º

Vuelta a España:
1992: 27º – 1993: 7º – 1994: 19º

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