Guido Reybrouck
Nato a Brugge il 25 dicembre 1941, professionista dal 1964 al 1973.
Gran bel velocista, soprattutto bravo negli ultimi settanta metri (allora i treni non esistevano, e al massimo avevi un compagno che doveva farti strada e lanciarti la volata) dove sapeva sempre trovare lo spiraglio per giocare il suo guizzo.
Era pure uno dei pochi velocisti che si rendeva utile alla squadra e per questo bagnò più di una volta le sue polveri. La Parigi-Tours, la sua classica per eccellenza, la sentiva come zio Gustave Danneels, riuscendo a battere i migliori con sprint regali. Basti citare che nei primi due suoi successi (1964 e '66) superò Rik Van Looy, e, nel terzo, l'accoppiata letale, formata da Walter Godefroot e Eric Leman.
Gli altri successi fra le sue circa sessanta vittorie: il Campionato di Zurigo '64, il Campionato Belga '66, l'Amstel Gold Race '69 e due Giri della Nuova Francia (Canada) nel 1971 e nel '72.
Nutritissimo il bottino nelle tappe dei Giri: 6 in Francia, 3 in Italia, 4 in Spagna, 1 in Belgio, 2 nella Parigi-Nizza , 1 in Picardia, 3 in Sardegna, 2 nel Catalogna, 1 nella Parigi-Lussemburgo, 1 nella Tirreno-Adriatico, 1 nell'Oise, 2 nel Levante (Spagna), 1 nella Nuova Francia (Canada).
Amava l'Italia dove corse in seno alla Faema, la Germanvox e la Salvarani.
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