Il Cholo, l'Aeroplanino e quei gol-scudetto


El Cholo e l'Aeroplanino, una vita dopo. Oggi uno di fronte l'altro, al Sanchez Pizjuan per Siviglia-Atlético Madrid, quinta contro seconda della Liga.

Ieri, decisivi a distanza di un anno, sempre a Torino, sempre contro la Juventus di Ancelotti, cuore giallorossonero e rivale comune degli ultimi due, storici, scudetti, di Lazio (nel 2000) e Roma (nel 2001). 

Scudetti, firmati proprio da quei due. Che più diversi non si può, allora in campo per, oggi in panchina .

La garra charrua di Diego Pablo, uno nato forse per un capriccio del caso sulla sponda ovest del Rio de la Plata, che il primo aprile volò a incornare la palombella di un altro argentino, Juan Sebastian Veron, beffando van der Sar e Montero. 

Come fece, sempre al Delle Alpi il sei maggio 2001, Vincenzino Montella: sul tiro respinto di Nakata, suo il 2-2 in acrobazia che sancì la doppia rimonta, e lo scudetto capelliano nella partita della discordia, quella di Nakata (subentrato a Totti), col giapponese a referto grazie alla norma cambiata a sei giornata dalla fine.

L'anno prima invece la rimonta-scudettata era nata su quell'1-0 di Simeone: due settimane prima, la Lazio di Eriksson e Nedved (passato poi alla Juve a fine stagione) era a -9. All'ultima giornata, grazie anche al diluvio di Perugia, chiuderà a +1 sulla Juve. 

Una vita dopo, el Cholo e l'Aeroplanino si ritrovano: saranno anche diversi, ma qualcosa in comune ce l'hanno, eccome. 
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

Commenti

Post popolari in questo blog

Dalla periferia del continente al Grand Continent

Chi sono Augusto e Giorgio Perfetti, i fratelli nella Top 10 dei più ricchi d’Italia?

I 100 cattivi del calcio