Samuel Sanchez




Samuel Sanchez nasce il 5 febbraio 1978 ad Oviedo, e compie pertanto oggi 40 anni.

Originario delle Asturie, passò professionista nel 2000 con la Euskaltel-Euskadi, squadra nella quale era uno dei pochissimi atleti non baschi. Inizialmente si fece notare per interessanti iniziative sia nella Milano-Sanremo 2002, quando nel finale con uno scatto sul Poggio rimase in testa per un buon tratto della salita, sia nella Liegi-Bastogne-Liegi 2003, nella quale seguì Lance Armstrong in una dispendiosa fuga a una ventina di chilometri dal traguardo, riuscendo comunque a conquistarsi un piazzamento nei primi dieci: sesto.

Nel 2004 ottenne il primo successo da professionista, aggiudicandosi le due prove e la classifica finale della storica Escalada a Montjuïc. Nel triennio 2005-2007 vinse cinque tappe alla Vuelta a España (concluse terzo nel 2007) e il Campionato di Zurigo 2006, e ottenne numerosi piazzamenti di spicco, sia nelle brevi corse a tappe che nelle classiche in linea: tra queste anche il quarto posto al campionato mondiale 2006 di Salisburgo, in cui si mise in luce con uno scatto a 700-800 metri dal traguardo che favorì la vittoria di Paolo Bettini. Fu anche secondo al Giro di Lombardia del 2006 alle spalle dello stesso Bettini e terzo l'anno dopo, battuto da Cunego e Riccò.

Nel 2008 finalizzò la preparazione per il Tour de France trascurando quindi le classiche di primavera. Al Tour andò male sui Pirenei ma si riscattò sulle Alpi giungendo secondo nella tappa dell'Alpe d'Huez dietro a Carlos Sastre, e ottenendo infine il sesto posto in classifica generale. Il 9 agosto dello stesso anno ottenne la vittoria più prestigiosa della sua carriera aggiungendo al suo palmarès la medaglia d'oro olimpica, conquistata nella gara in linea dei Giochi di Pechino: nell'occasione precedette in una volata ristretta l'italiano Davide Rebellin (in seguito squalificato per doping), l'elvetico Fabian Cancellara e il russo Aleksandr Kolobnev.

Nel 2009 si concentrò sulle gare della seconda parte di stagione: corse un'ottima Vuelta a Espana, chiusa al secondo posto in classifica generale staccato di soli 55 secondi dal connazionale Alejandro Valverde, mentre ai campionati del mondo di Mendrisio si rese protagonista classificandosi al quarto posto; infine al Giro di Lombardia concluse secondo, battuto in uno sprint a due da Philippe Gilbert. L'anno dopo disputò un Tour de France da protagonista, chiudendo al quarto posto: perse il terzo gradino del podio, che aveva difeso nonostante una caduta, soltanto nella penultima tappa a cronometro, a vantaggio dello specialista Denis Menchov: quel giorno accusò un distacco di ben due minuti dal russo. In seguito, a causa delle squalifiche del vincitore Contador e di Menchov stesso, il suo quarto posto si tramuterà in un secondo posto.

Nel 2011 partecipò ancora al Tour de France come capitano della Euskaltel: già nelle prime due tappe, però, perse quasi tre minuti dai principali rivali per la classifica. In seguito si aggiudicò comunque la dodicesima frazione della Grande Boucle, quella con arrivo a Luz-Ardiden, scattando all'inizio dell'ultima salita e battendo di pochi secondi Jelle Vanendert e Fränk Schleck. Al termine della corsa si aggiudicò la maglia a pois della classifica scalatori ottenendo inoltre il quinto posto finale.

Nella primavera del 2012, sempre in maglia Euskaltel, vince una tappa alla Volta Ciclista a Catalunya e si piazza secondo nella classifica finale della corsa; successivamente si aggiudica due frazioni e la graduatoria finale della Vuelta al País Vasco. È poi settimo sia all'Amstel Gold Race che alla Liegi-Bastogne-Liegi. In luglio partecipa al Tour de France, ma una caduta durante l'ottava tappa lo costringe al ritiro. Conclude la stagione con il secondo posto al Giro di Lombardia, battuto dal connazionale Joaquim Rodríguez.

Rimasto senza squadra dopo la chiusura della Euskaltel al termine della stagione 2013, solo ad inizio febbraio dell'anno successivo trova ingaggio nella statunitense BMC Racing Team.

Nel 2016, alla Vuelta Catalana, ottiene l'ultimo successo della carriera anche perché pochi giorni prima della partenza della Vuelta a España 2017 viene rivelata la sua positività a un test antidoping nel quale vengono trovate tracce di ormone della crescita. La positività viene confermata dalle controanalisi.

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