Carapaz a Montevergine, la prima dell'Ecuador


Secondo arrivo in salita dopo l'Etna, e prima vittoria - nella storia - di un ecuadoriano in uno dei tre grandi Giri. Richard Carapaz (Movistar), 25 anni il prossimo 29 maggio e già maglia bianca di miglior giovane, s'inventa un numero da campione sotto il diluvio arrampicandosi fin su ai 1260 metri di Montevergine di Mercogliano. E riprende a uno a uno i coraggiosi di giornata, rimasti assieme sino ai -11. E poi a 1,5 dal Santuario, va a prendere e staccare l'olandese Bouwman, l'ultimo ad arrendersi dopo van der Sande, Montaguti, Torres, Villella, Mohoric e Polanc, vincitore - non per caso - sull'Etna un anno fa.

Dopo un bell'inizio di stagione fra Parigi-Nizza e Settimana Coppi e Bartali, e il successo alla Vuelta Asturias, Carapaz vince a mani alzate con sette secondi sui big, regolati in volata da Formolo, con Pinot che va a sprintare per il terzo posto e i 4" di abbuono utili per scavalcare al quarto posto nella generale Pozzovivo, rispettivamente a 41" e a 43" da Simon Yates, sempre leader con 16" su Dumoulin e 26 su Chaves, compagno della maglia rosa alla Mitchelton-Scott.

Solo altre abrasioni sul lato destro per Froome, alla seconda caduta dopo quella nel riscaldamento pre-cronoprologo di Gerusalemme. Al di là dei 70" di ritardo nella generale, il suo Giro è cominciato - e continua - in salita. Dentro e fuor di metafora.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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