Mazzeo sfida il passato, Di Roberto a Foggia fu goleador. Amarcord anche per Genovese



Foggia-Salernitana non può mai essere una partita senza stimoli: la gara contro i satanelli è sentita e i 250 tifosi nel settore ospiti si aspettano impegno e lotta. Storie che si intrecciano, passato che torna a farsi vivo, racconti ormai ultraventennali. Ma in campo conta solo il presente e allora occhio allo spauracchio numero uno, Fabio Mazzeo. Sarà l’attaccante di Torrione il pericolo pubblico da limitare: i 17 gol in campionato sono un bel biglietto da visita. Ma per Mazzeo, giocare contro la Salernitana non può essere routine. 

Nato e cresciuto a Torrione, Mazzeo ha dato i primi calci a un pallone nelle scuole calcio della città, per poi passare alle giovanili del cavalluccio. Tutta la trafila e poi, nella stagione 2002/2003, l’esordio in prima squadra. Due campionati di Serie B al seguito dei più grandi, 9 presenze (una in Tim Cup) e zero reti. Dalla stagione successiva, Mazzeo è passato alla Nocerina per poi intraprendere un giro d’Italia: dal settembre 2016 al Foggia, 44 gol in due stagioni. 

Nel Foggia c’è anche un’altra vecchia conoscenza: Cristian Agnelli. Il centrocampista pugliese ha giocato a Salerno per una stagione, in Serie C1 nel 2006/2007: 27 presenze in campionato, 30 totali e due gol. Non fu un’annata soddisfacente, i granata allenati da mister Novelli e poi da Bellotto chiusero in decima posizione. 

Anche per Nunzio Di Roberto sarà una gara particolare. L’esterno napoletano, provato in settimana sull’out mancino di centrocampo nel 3-4-3, ha trovato a Foggia la sua stagione più prolifica (esclusa la parentesi al Giugliano in C2). Nel 2007-2008, in Serie C1 ha segnato 13 gol in 33 presenze, ottenendo la possibilità l’anno successivo di giocare in Serie B, ma al Frosinone. A Foggia è tornato da agosto a dicembre 2009: Prima Divisione, 17 partite (più 2 in Coppa) e un gol. 

Infine, anche una bandiera della Salernitana oggi nello staff tecnico: Gigi Genovese, preparatore dei portieri granata, che a Foggia ha vissuto due anni. Nel 1988-1989 ha giocato in C1, 31 presenze e 19 gol subiti: i rossoneri arrivarono secondi e trovarono la promozione in Serie B. Durante la stagione in cadetteria, però, non scese mai in campo.

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