A Mende vince Fraile, i big a 18'
Mai banali i finali di tappa sull'arrampicata del vecchio aeroporto di Mende. Il Tour ci arrivava per la terza volta, con ancora fresco il ricordo dello spettacolo offerto nelle precedenti. La sparata tutta spagnola di "Purito" Rodriguez su Contador nel 2010; e quella britannica di Cummings, della sudafricana MTN Qhubeka (oggi Dimension Data), che nel Mandela Day 2015 infilzò i fratelli coltelli francesi Pinot e Bardet. Quello fu anche il giorno della vergogna per l'urina lanciata addosso a Froome da un teppista al grido di "dopé-dopé".
Questo, invece, è stato il gran giorno di un altro spagnolo Omar Fraile, al secondo successo in una grande corsa a tappe dopo quello di Bagno di Romagna al Giro 2017. Ai -2km il 28enne dell'Astana (col lutto al braccio per l'assassinio del pattinatore kazako Denis Ten, bronzo olimpico nel 2014) ha ripreso il belga Stuyven, suo il numero rosso del più combattivo, e anticipato l'attacco di Alaphilippe, già vincitore a Le Grande-Bornand e sempre più vicino al sogno di tenere la maglia a pois fino a Parigi. Idem per quella verde di Sagan, ottimo quarto davanti al nostro Caruso.
Dietro, il gruppo maglia gialla se l'è presa relativamente comoda chiudendo a 18'. Thomas comanda sempre con 1'39" sul suo co-capitano Froome e 1'50 su Dumoulin. L'avvicinamento ai Pirenei continua, e Parigi è un altro giorno più vicina.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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