La Rosière gialla di Mr "G" Thomas


Lo spettacolo mancato il giorno prima a Le Grand-Bornand è esploso su La Rosière, secondo tappone del trittico alpino alla vigilia dell'Alpe d'Huez.

Tappa - e che tappa - più maglia per Geraint Thomas, nuovo signore in giallo con 1'25 sul suo capitano Chris Froome e 1'44" su Tom Dumoulin. Non per caso, e nell'ordine inverso, gli stessi sul virtuale podio al termine di una frazione breve - 4 colli in 108.5 km - ma emozionante.

Primo arrivo in quota, e salita inedita, la Rosière appunto, già testata però il 9 giugno nella sesta e penultima frazione del Delfinato. La vinse lo spagnolo Pello Bilbao, già ottimo sesto al Giro, davanti al leader Thomas (che l'indomani quel Delfinato lo conquistò) e Daniel Martin. 

Proprio i due - Thomas e Martin - che in risposta all'attacco Movistar - con Marc Soler testa di ponte - per Alejandro Valverde, il più combattivo di giornata, hanno incendiato il finale di tappa.

Tappa che sembrava già di Mikel Nieve, ex Team Sky ripreso ai trecentocinquanta metri quando già sognava la sua prima vittoria al Tour dopo averne già centrate in carriera tre al Giro e una alla Vuelta.


Thomas ha vinto con 20" su Dumoulin e Froome che hanno sprintato per i 6" e 4" di abbuono. Per "Mr G" è il secondo successo al tour dopo il cronoprologo di Düsseldorf 2017 e la quinta maglia gialla in carriera. 

Nella giornata in cui sono usciti per fuori tempo massimo i velocisti Mark cavendish e Marcel Kittel e saltati l'ex maglia gialla Van Avermat (a 22'23"), la maglia a pois Julian Alaphilippe (24'51") vincitore il giorno prima a Le Grand-Bornand, e Rigoberto Urán Urán (26'07"), secondo sul podio finale di Parigi un anno fa, si sono salvati uno straordinario Damiano Caruso, quarto, e Vincenzo Nibali, nono all'arrivo a 59" con Romain Bardet e Nairo Quintana e ora quarto nella generale a 2'14".

Verdetti che durano una notte. Dopo tre anni torna l'Alpe d'Huez. E come sempre sarà spettacolo.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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