Sanremo 2019 - Alaphilippe, una fame da lupi


Alaphilippe e Wolfpack doveva essere, e Alaphilippe e Wolfpack è stato.

La Strade Bianche al primo colpo. La (prima) Monumento che ti cambia la carriera due anni dopo averla sfiorata. Per la serie, ma allora anche la critica qualcosa ne capisce e qualche volta ci prende. 

Julian Alaphilippe, sulle sue esili eppure larghissime spalle di predestinato, gli occhi addosso li aveva tutti: quelli del pronostico e quelli degli avversari.

Intruppato per sei ore buone di corsa, si è visto – eccome – negli ultimi quaranta minuti. Quelli della vita. Perfetto il suo affondo ai -700 metri dalla vetta del Poggio (5'50" sui 3,7 km di salita; 5'54" il record di Fondriest e Jalabert del 1995). E perfetta la tattica Deucenink-Quickstep di quel genialoide dell’ammiraglia che in carovana chiamano il Mourinho del ciclimso: Davide Bramati. Prima punta Viviani per le volatone di gruppo, Alaphilippe in caso di sprint ristretto, parso subito inevitabile quando, dopo i 250 km, son saltati Viviani, Groenewegen, Bennett, Ewan, Gaviria, Bouhanni e compagnia velocissima.

Terzo nel 2017 dietro Sagan e Kiawtkowski, primo nel 2019 sul belga Naesen e lo stesso Kwiato, ancora davanti a Sagan, spinto giù dal podio. Subito dopo l’ex tri-iridato, le promesse già realtà Mohoric e Van Aert. Settimo il 38enne campione del mondo Valverde, che a Sanremo correva già nel 2002. Migliore degli italiani, ottavo, quel Nibali che un anno fa fece sobbalzare l’Italia intera e i puristi di uno sport che sa rendere irresistibile anche il finale del copione più scontato.

Nella top ten (dopo l’australiano Clarke), anche Trentin, con Viviani (65esimo a 1'27") l’altra nostra speranza di podio. Dove sul gradino più alto, tre anni dopo Arnaud Démare, torna per la 14esima volta un francese. Stavolta senza voci né vocine di traini o scie.

E c’è da credere che non sia finita qui. Gaviria, Ewan, Bennett, Van Avermaet e compagnia si preparino: Alaphilippe e il suo branco di lupi, a sfamarsi, hanno appena cominciato.

DA SANREMO, PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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