La resistenza charrúa
Nell’anno 1832 (1831, nda), i pochi indios charrúa che erano sopravvissuti alla sconfitta di Artigas furono invitati a firmare la pace, e il presidente dell’Uruguay, Fructuoso Rivera, promise loro che avrebbero ricevuto terre.
Quando i charrúa ebbero ben mangiato, bevuto e riposato, i soldati agirono. Gli indios vennero fatti fuori all’arma bianca, per non sprecare pallottole, e per non perdere tempo in funerali furono gettati nel torrente Salsipuedes.
Fu una trappola. La storia ufficiale la chiamò «battaglia». E ogni volta che noi uruguaiani vinciamo un trofeo di calcio, celebriamo il trionfo della «resistenza charrúa».
EDUARDO GALEANO
Il cacciatore di storie
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