Senza Baines e Silva non sarà la stessa Premier

Leighton Baines dell'Everton.
David Silva del Manchester City. 

Senza quei due la Premier non sarà più la stessa.

Con il loro addio, al calcio per il terzino sinistro, a quello inglese per il trequartista spagnolo, la fine del campionato 2019-20 coincide con quella di un'èra: tredici stagioni ai Toffees per il 35-enne ex Wigan; dieci anni ai Citizens per il 34-enne ex Valencia, che in maglia sky blue ha già alzato 14 trofei - quattro Premier, due FA Cup, cinque Coppe di Lega e tre Community Shield - ed è in corsa per chiudere ciclo, e cerchio, sollevando la Champions il 23 agosto a Lisbona.

Come per Silva al City, neanche l'apporto di Baines come bandiera dell'Everton è misurabile in cifre, ma nessuno più di lui meritava di cancellare quello zero in bacheca. Occasione solo sfiorata con la finale di FA Cup 2003, vinta dal Chelsea. 

Ed è stato un peccato vederli andar via così, senza il tributo dei rispettivi tifosi: per Baines entrando al 70' nell'1-3 col Bournemouth, poi comunque retrocesso, unica sconfitta al Goodison Park nella gestione-Ancelotti e col 12-esimo posto, peggior risultato del club negli ultimi sedici anni; per Silva uscendo all'85' per l'altro Silva, Bernardo, nella passeggiata per 5-0 sul già condannato Norwich City, ultima - sin qui - di 434 partite con 77 gol e 140 assist in maglia color cielo. 

Baines, che capitano Coleman ha omaggiato lasciandogli i gradi, lascia i Blues dopo 420 partite con 39 gol e 67 assist, e da difensore con più assist - 53 - nella storia della Premier League. Avrà più tempo per suonare la chitarra, magari con l'amico musicista Miles Kane.

E anche se, come dice, non resterà nel calcio, rimarrà un role model per tanti ragazzini cresciuti nel suo mito. Uno di loro, Anthony Gordon, sette anni fa suo piccolo fan, fino a ieri, se l'è ritrovato compagno di squadra.

Il 12 settembre la Premier ripartirà senza più quei due, e no: non sarà più la stessa. 

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

lunedì 27 aprile 2020