Lombardia 2020: Fuglsang monumentale, Remco stagione finita
La prima Monumento del fenomeno belga Remco Evenepoel, il Lombardia numero 114 - il primo a Ferragosto - era già nella Storia ma ha rischiato di entrarci dalla porta sbagliata.
Nella lunga discesa dal Muro di Sormano, ai meno 45 km dal traguardo di Como, il 20-enne capitano della Deuceninck-QuickStep è precipitato - all'ingresso di un ponte - in una scarpata. Un volo pauroso. Frattura del bacino e contusione al polmone destro. Per lui stagione (verosimilmente) finita, ma poteva andare molto peggio.
Subito immobilizzato dal Soccorso Alpino, coadiuvato dal diesse Davide Bramati, Remco è sempre rimasto cosciente, ha risposto lucido alle domande del medico di corsa, Massimo Branca, ed è stato ricoverato all'ospedale Sant'Anna di Como.
Remco era tra i big sopravvissuti all'afa, e ai 41 km/h di media, su e giù per sette colli e 4000 metri di dislivello spalmati in 231 km (12 in meno del 2019) dal via di Bergamo, nel ricordo di Gimondi a un anno dalla scomparsa e delle vittime del Covid-19.
Nel finale restano in sei. Si stacca,e si sgrana, il tridente della Trek: Mollema, vincitore un anno fa, Vincenzo Nibali due volte primo e Giulio Ciccone. Al duo dell'Astana - Jakob Fuglsang e Aleksandr Vlasov - resta aggrappato il nezoelandese George Bennett.
Sul San Fermo della Battaglia, ai meno 6,5km, parte il neozelandese della Jumbo-Visma, vincitore - mercoledì - del Gran Piemonte. Cento metri dopo gli scatta in faccia Fulgsang; e per la nona volta nelle ultime undici edizioni, il vincitore arriva in solitaria. A 35 anni il danese solleva così, dopo la Liegi 2019, la sua seconda Monumento.
In fila indiana, dietro il russo Vlasov il tre della Trek-Segafredo (nell'ordine: Mollema-Ciccone-Nibali); settimo il tedesco Maximilian Schachmann pur con la clavicola destra rotta nell'impatto contro un'auto entrata nel percorso. Per lui addio Tour, e RCS deferita dall'UCI.
Infine, un dato che forse più di altri fotografa questo - speriamo non ripetibile - mondiale d'autunno anticipato al culmine dell'estate: l'olandese Mathieu van der Poel, altro baby fenomeno, ha chiuso decimo addirittura a 6'28".
Un Lombardia senza foglie morte, e già nella Storia: ma per fortuna - in questo terribile 2020 - non dalla porta sbagliata.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
sabato 15 agosto 2020
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