Tasmania Berlino, la peggior squadra della Bundesliga
di GIANMARCO GALLI
Bundesitalia, 14 novembre 2020
C’era una volta il Tasmania Berlino. Non è l’incipit di una favola ma una dura sentenza per un club che ha sempre navigato nelle basse leghe raggiungendo la Bundesliga non per propri meriti e retrocedendo dopo solo un'annata e al termine della peggiore stagione di sempre per una squadra tedesca.
La sua è una storia molto particolare, già a partire dal nome: Tasmania. I fondatori del club infatti desideravano emigrare in Australia alla fine del diciannovesimo secolo e scelsero di nominare la squadra come la destinazione prefissata per il loro viaggio. Il legame con la Tasmania è sempre stato molto forte ed ancora oggi allo Sportpark Neukölln i tifosi sventolano nelle piccole tribune dello stadio (3000 posti in totale) la bandiera dello stato insulare australiano.
Oggi però la società non vive un gran momento. Dopo aver dichiarato il fallimento nel febbraio del 1973, la società è stata rifondata nel 2000 e attualmente milita nella NOFV-Oberliga Nord, la quinta serie del calcio tedesco. Nonostante non abbia mai brillato neanche in passato, ora la squadra è lontanissima dai fasti di un tempo, in particolare da quelli della “storica” stagione 1965/66.
La peggior migliore annata nella storia del Tasmania Berlino
"Is ist der Unterschied zwischen einen Marienkäfer und Tasmania?
Der Marienkäfer hat mehr Punkte".
"Qual è la differenza tra una coccinella e il Tasmania Berlin?
Semplice, la coccinella ha più punti".
Basterebbe questa frase per spiegare che cosa è stata, o meglio che cosa non è stata, l’unica stagione in Bundesliga del Tasmania Berlin, una squadra che per un caso politico si è ritrovata nel massimo campionato tedesco.
Infatti nell’estate del 1965 l’Hertha Berlino fu retrocesso per aver infranto le regole sugli stipendi e al suo posto si cercò di promuovere un’altra squadra della Berlino Ovest. Il Tennis Borussia Berlin aveva fallito il tentativo di promozione contro il Bayern Monaco e il Borussia Mönchengladbach così si decise di promuovere il Tasmania Berlin.
Schalke 04 e Karlsurher, entrambe retrocesse l’anno prima, protestarono veementemente per provare a prendere il posto dell’Hertha e così la Federazione decise di bloccare le retrocessioni e aumentare il numero delle squadre da 16 a 18, ovvero quello attuale.
L’annata dunque già non si apriva nel migliore dei modi, a complicare le cose ci pensò lo stesso Tasmania Berlin schierando una squadra impresentabile in quella categoria.
Il suo fu un cammino memorabile per i motivi opposti a quelli ai quali viene associata questa parola: otto punti in campionato, due sole vittorie (ai tempi ogni partita vinta dava due punti e non tre), nessun successo in trasferta, record di sconfitte consecutive (28), record di sconfitte in casa (12), peggior sconfitta casalinga (0-9 contro il Meidericher SV), record di partite senza mai vincere (31).
Un disastro annunciato che però era partito con l’amore dei tifosi i quali risposero in oltre 85.000 all’esordio in Bundes della squadra ma che terminò nell’anonimato con i soli 827 spettatori nella sfida del 15 gennaio contro il Borussia Mönchengladbach. I
l Tasmania Berlin entrò prepotentemente nella storia del calcio tedesco, ma lo fece in maniera eclatante e dalla parte sbagliata.
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