7 VELINE 7 SU TOKYO 2021


di SIMONE BASSO, mercoledì 4 agosto 2021


1.
L'ultima vittoria azzurra ai Giochi Olimpici nell'inseguimento a squadre risaliva a Roma 1960.
Un'impresa, tecnica, poiché i quattro erano opposti a uno squadrone (sulla carta, più forte e completo) come la Danimarca.

2.
I 9 decimi di secondo guadagnati da Filippo Ganna negli ultimi 750 metri, a velocità superiori ai 70 orari, raccontano il motore e la furia agonistica di un fuoriclasse. L'unico che possa vantare il ciclismo italiano nel 2021. Sottolineiamo però le prestazioni di Jonathan Milan. Che ha appena vent'anni: nel 2020, Milan non sarebbe stato della partita. Diventerà forte forte...

3.
A vedere la domenica del villaggio di Tamberi e Jacobs, le medaglie nel nuoto, il numero di Ganna e soci oggi, ci assale un sentimento bipolare. Come raccontavamo a Bologna lunedì, a Libri E Storie Di Sport, la storiaccia parte dal crollo (persino metaforico..) del Palazzone di Milano narrata ne In Fuga Dagli Sceriffi. Oggi l'Italia che esprime il quartetto più veloce del mondo non ha una pista indoor. Un disastro dirigenziale e politico: degli stessi federali che si vantano degli allori dei propri atleti in tivù. Un paese ormai da Terzo Mondo in quanto a strutture sportive, reclutamento e organizzazione. Le cifre (spaventose: un calo di agonisti senza fine) dell'atletica, del ciclismo, del basket, del calcio stesso (sic) lo testimoniano. In questo caso, la differenza tra la cima del movimento e la base è surreale. La consapevolezza è che non ci toglieremo mai dalle palle i Dagnoni, i Barelli, i Giomi. Fino alla fine.

4.
Il velodromo di Izu è stato studiato nei minimi dettagli per velocizzare le performance. Lo confermava il leggendario Koichi Nakano (se non sapete chi sia, leggete "In fuga dagli sceriffi, please). Idem con patate per la pista d'atletica. La Mondo di Gallo d'Alba è ancora più decisiva - delle nuove scarpe o di qualche buco nei whereabouts.. - nella selva di primati battuti. Oltre le gambe di Karsten Warhol e Yolimar Rojas, ci sono i granuli TY della Mondo-track WS nello stadio nazionale di Tokyo. Che creano un effetto rimbalzo mai sperimentato prima...

5.
Gli 800 di Athing Mu, senza record (e chi se ne frega..), annunciano una nuova stirpe nel mezzofondo femminile. Una freak classe 2002. Una sorta di David Rudisha in gonnella.

6.
Il torneo di pallacanestro è alle sue Final Four. Le quattro rimaste esemplificano lo stato dell'arte. La Francia è quella che sfrutta meglio le regole (difensive) FIBA. L'Australia è la squadra più squadra di tutte. Gli States - malgrado tutto - hanno più talento individuale (e collettivo, se entrano in ritmo). La Slovenia, a suo modo, riassume le tre peculiarità elencate. Da italiani veri, ribadiamo che i fischietti decideranno la fasolada.

7.
La medaglia italiana più pesante? Quella di Vanessa Ferrari. Un argento. Perché a quell'età, in uno sport così usurante, dopo un infortunio quasi terminale, fare quell'esercizio - di un'eleganza aliena: come se non esistesse la pressione - è una roba dell'altro mondo. 
"Danimarca demolita: oro col record del mondo!"
Schermata in prima pagina de La Gazzetta dello Sport.
I danesi hanno perso per 166 millesimi di secondo...

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