GRIFO, GIANNITTI SFIDA IL CUORE
Il ds sabato per la prima volta da avversario a Frosinone dove ha scritto molte pagine importanti della storia ciociara
Partita ricca di ex: anche Curado e Rosi. Tra gli avversari Ricci, Iemmello, Ardemagni, Grosso, Angelozzi e Minelli
Antonello Ferroni
Il Messaggero - 9 settembre 2021
IL CONFRONTO
PERUGIA -- Tornare in B significa ritrovare sfide ormai tradizionali e memorabili come quelle con il Frosinone che hanno segnato l’era-Santopadre, talvolta in negativo e più spesso in positivo, grandi partite con enormi poste in palio e ricche di emozioni e grandi protagonisti. Uno di questi ha (idealmente) saltato la barricata e si appresta alla sua grande sfida del cuore. Il riferimento è per Marco Giannitti, il direttore sportivo del Perugia che i tifosi biancorossi stanno imparando a conoscere e apprezzare per competenze e capacità, un anti-personaggio capace di costruire l’anno scorso già al primo colpo un Perugia da primato, confermando il Dna vincente sbocciato a Celano e San Marino e maturato proprio a Frosinone.
Perché Giannitti in Ciociaria ha fatto la storia, vincendo tre campionati in cinque anni e portando per la prima volta i giallazzurri in serie A, lui collezionista di promozioni in tutte le categorie. Ebbene, quella di sabato (ore 14) allo ‘Stirpe’ sarà la prima da avversario di Giannitti, che ha lasciato un ricordo straordinario tra i tifosi e gli appassionati ciociari scavando un solco tra passato e presente, con la società di Stirpe che oggi cerca di riaprire un ciclo affidandosi a vecchie conoscenze del Perugia come Guido Angelozzi e Fabio Grosso. ‘Le nostre strade si dividono - scrisse l’attuale ds perugino nella lettera ai tifosi pubblicata nel 2019 al momento dell’addio - ma il nostro legame mai si spezzerà.
Nulla potrà cancellare le pagine di storia che abbiamo scritto insieme’. Nel giro di due anni, dal 2013 al 2016, Giannitti portò il Frosinone dalla C alla A superando tutti gli ostacoli (anche se non il Perugia di Camplone e Moscati), negli anni successivi rivinse la B e raggiunse i playoff dopo due sfortunate annate di Serie A, valorizzando giocatori, costruendo quasi sempre squadre e stagioni vincenti. Il suo addio arrivò in punta di piedi, c’è chi mormora di rapporti non più idilliaci, pur sempre improntati alla massima correttezza e signorilità.
Ma è chiaro che questa partita anche per il ds di Nettuno significa molto. Tra l’altro la sfida è ricca di ex: oltre ai già citati Grosso e Angelozzi, nel Frosinone ci sono il regista Matteo Ricci (acquisto di punta del calciomercato), il portiere Minelli (che, scelto proprio da Giannitti, ha contribuito in maniera decisiva alla promozione biancorossa della passata stagione), nonché due come Iemmello e Ardemagni che sono però ai margini della rosa. Per l’ex centravanti della retrocessione di due anni fa, in particolare, sarebbero aperte le porte del mercato estero ma c’è chi non esclude che sabato possa essere anche convocato. Dalla parte perugina, infine, ci sono il centrale Curado (al Frosinone nella passata stagione) e Aleandro Rosi, che vi militò nella stagione 2015-2016.
L’ARBITRO
A dirigere la sfida dello ‘Stirpe’ sarà Matteo Gariglio di Pinerolo, alla prima designazione sia con il Frosinone che con il Perugia, assistenti Garzelli di Livorno e Fontemurato di Roma, IV Uomo Carrione di Castellammare, VAR Dionisi de L’Aquila e A-VAR Affattato di Domodossola.
LE ALTRE NOTIZIE
A parte De Luca, in recupero, Alvini per sabato potrebbe avere a disposizione l’intera rosa, incluso Bianchimano che potrebbe andare almeno in panchina. Ballottaggi in difesa (Rosi-Sgarbi) e a centrocampo (Burrai-Santoro), mentre Kouan pare favorito su Murgia sulla trequarti e Carretta su Murano per affiancare Matos in attacco.
Antonello Ferroni
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