Covi sul Fedaia fa l'Impresa, Hindley la Storia


Il volto sbarazzino di Alessandro Covi, alla prima impresa della carriera.
Quello stravolto di Jai Hindley, a 17,4 km dalla Storia: primo australiano a vincere il Giro d’Italia.
Sono le facce affilate e radiose uscite dalla tappa-regina, cento km di salita sui 168 da Belluno alla Marmolada con San Pellegrino, Pordoi - "Cima Coppi" - e il durissimo Passo Fedaia.

Secondo sullo sterrato a Montalcino e terzo sullo Zoncolan un anno fa, Covi sulle prime rampe del Pordoi se ne va da solo e da solo, dopo 52 km, arriva.

Terzo successo da pro', e proprio dove nel 2019 aveva perso il podio nell'ultima tappa del Giro U23.

Bravo anche il suo ds Fabio Baldato a scandirgli – per gestire le forze – i tempi della rimonta di Ciccone (poi terzo a 37") e soprattutto Domen Novak, lo sloveno sganciato dalla Bahrain-Victorious per puntare alla tappa, visto che Landa le gambe per attaccare non le aveva.


Le ha avute invece Hindley, che s’è tolto di ruota e Carapaz, ora staccato di 1’25". Troppi per essere recuperati, anche se a cronometro i confronti diretti tra i due parlando di un 5-0 per l’ecuadoriano,

Perfetta la tenaglia della Bora-Hansgrohe, con Jai Hindley e Lennard Kämna (entrato nella fuga iniziale), come l’Astana di Nibali e Scarponi a Sant’Anna di Vinadio nel Giro 2016.


Il 29 maggio, nella "sua" Verona dove contro il tempo vinse il Giro 2019, Carapaz verosimilmente festeggerà con il secondo posto. Non basteranno le Torricelle per impedire all'"abruzzese" di Subiaco (quella di Perth) di scrivere la Storia. Primo canguro a balzare vestito di rosa sul podio finale del Giro d'Italia.

DA PASSO FEDAIA
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 28 maggio 2022

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