CONNECTICUT CAMPIONE NCAA 2023



SAN DIEGO STATE PIEGATA 76-59, QUINTO TITOLO PER GLI HUSKIES

TORNEO NCAA - Connecticut batte 76-59 San Diego State nella finale di Houston ed è campione NCAA 2023, il quinto titolo in 25 anni per gli Huskies al termine di un torneo dominato con 6 partite vinte con un margine in doppia cifra. Il lungo Adama Sanogo, 17 punti e 10 rimbalzi, eletto miglior giocatore, determinante anche la guardia Newton, 19 e 10 rimbalzi. Primo titolo per coach Dan Hurley.

AGGIORNATO 04/04/2023 ALLE 10:16 GMT+2

Il titolo NCAA torna a Storrs, sede del campus di Connecticut University, dopo 9 anni dall'ultima volta. Gli Huskies di coach Dan Hurley trionfano nella finale del Torneo all'NRG Stadium di Houston, in Texas, battendo nettamente San Diego State per 76-69 e sono campioni per la quinta volta in 25 anni! UConn è la prima squadra della storia a vincere tutte e 6 le gare del tabellone con un margine di almeno 13 punti e ancora una volta se ne torna a casa col trofeo pur con una testa di serie inferiore alla numero 2 (era 4 quest'anno, 3 nel 2011, addirittura 7 nel 2014).

Connecticut University, un'eccellenza a livello femminile grazie al leggendario coach Geno Auriemma, entra di diritto nel club delle "Blue Blood", gli atenei dal sangue blu, la nobiltà del college basket, con questo quinto titolo, gli stessi ottenuti da Duke e da Indiana, uno in più di Kansas, campione nel 2022: comanda UCLA, 11, seguita da Kentucky, 8, e da North Carolina, con 6. Gli Huskies però li hanno vinti tutti negli ultimi 25 anni (3 per Blue Devils e Tar Heels nello stesso periodo), e sono gli unici proprio con North Carolina a trionfare in quattro decadi diverse: '90 (1999), '2000 (2004), '2010 (2011 e 2014) e '2020 (2023).


SAN DIEGO STATE VINCE SULLA SIRENA, SARÀ FINALE CONTRO CONNECTICUT

Il protagonista del successo nella finale con gli Aztecs è la guardia Tristen Newton, 19 punti e 10 rimbalzi, ma il premio di Most Outstanding Player, miglior giocatore, va ad Adama Sanogo, lungo del Mali che ha stampato la tradizionale doppia doppia anche in finale, 15 punti e 10 rimbalzi, il primo da Carmelo Anthony nel 2003 a registrarne una alle Elite 8, una alla Final Four e una alla finalissima, a conferma della sua strepitosa solidità e costanza di rendimento (20+10 di media al torneo). In doppia cifra nella finale anche Jordan Hawkins, la guardia del Maryland autrice di 16 punti e prospetto più interessante in ottica Draft NBA (ci si attende una chiamata tra la 10 e la 20 per lui).

A Houston, davanti ad oltre 72mila persone, Connecticut ha avuto il sostegno anche dei tanti ex alunni famosi: i più noti ovviamente Ray Allen, Rip Hamilton, campione nel 1999, Emeka Okafor, campione nel 2004, Jeremy Lamb e Kemba Walker, trionfatori nel 2011, Rudy Gay, Andre Drummond, e sicuramente avrà seguito da Milano Shabazz Napier, attuale guardia dell'Olimpia e trascinatore nel titolo 2014.

Ultimo ma non ultimo, Dan Hurley. Il coach, figlio e fratello d'arte - papà Dan, leggendario allenatore e hall of famer a livello di high school con St. Anthony, nel New Jersey (dal 1972 al 2017), e il fratello maggiore Bobby, due volte campione NCAA con la Duke di Mike Krzyzewski nel '91 e nel '92, e poi settima scelta assoluta al Draft NBA 1993 per i Kings (oggi allenatore ad Arizona State) - si è tolto una bella scimmia dalla spalla portando in trionfo un college che ha preso in mano nel 2020, con una marcia trionfale al Torneo, lui che prima di quest'anno aveva vinto appena due gare nel tabellone principale. Hurley entra di diritto nella storia dell'ateneo assieme al leggendario Jim Calhoun, campione nel 1999 e nel 2004, e a Kevin Ollie, al timone nel 2011 e nel 2014.

LA PARTITA

Gli Aztecs iniziano bene andando sul 10-6 grazie a Lamont Butler, decisivo in semifinale, ma poi UConn si mette al lavoro con Newton e Sanogo, trova energia dalla panca da Alleyne e dal gigante Clingan e scappa via, toccando il +12 con la tripla del chirurgico Hawkins. La forbice si allarga, Butler risponde a Newton dall'arco, poi è Joey Calcaterra, californiano di chiare origini italiane, a mettere la tripla in transizione del +16 sul 36-20, che diventa 36-24 all'intervallo.

Nella ripresa arriva la reazione di San Diego State, Seiko mette dall'angolo la tripla del -10, Butler replica a Calcaterra, poi salgono in cattedra LeDee, Trammell e Johnson, e SDSU è a -5 a 5' dalla fine (60-55). Connecticut però non trema, Hawkins risponde con una bomba siderale in uscita dai blocchi per il nuovo +8, poi Newton e Sanogo aggiungono 6 punti in un break di 9-0, e sostanzialmente la gara si chiude, arrivando alla sirena conclusiva sul 76-59. Delusione per gli Aztecs, protagonisti comunque di un percorso da sogno, mentre UConn può festeggiare e godersi il titolo, prima che parta "One Shining Moment", la tradizionale e inimitabile colonna sonora del Torneo che tiene incollata l'America, e non solo.

GLI HIGHLIGHTS DELLA FINALE


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