GIRO '23 - Cav imperiale, Rogla primula rosa e tutti gli uomini dal Presidente


Un lieto fine così neanche nelle favole.

Quindici anni dopo Catanzaro 2008, suo primo successo nei grandi giri, Mark Cavendish primo a Roma è la Grande bellezza: 17 vittorie al Giro, 54 nei grandi giri, 162 in carriera. 

Volata imperiale ai Fori Imperiali. Come ai bei tempi. A 38 anni e sette giorni il più anziano vincitore di tappa al Giro. 


La chiosa perfetta per "Cannonball", che all'indomani del suo 38esimo compleanno - lunedì 22 maggio, nel secondo e ultimo riposo - aveva annunciato, commosso, l'addio per fine stagione.

Sul traguardo - lanciato in volata dall'ex compagno Thomas, amico per la vita sin dai tempi italiani di Quarrata, a casa Sciandri, in Toscana - ha preceduto il lussemburghese Alex Kirsch e i nostri Filippo Fiorelli e Alberto Dainese.


Dietro, caduta per fortuna con solo escoriazioni per Pascal Ackermann, vittorioso allo sprint a Tortona.

E altro che passerella: 126 km dall'Eur al Colosseo con circuito finale da 13,6 km da ripetere sei volte. Primi quattro giri a 47,3 orari per 54 km; quinto a 49,6 e ultimo a 53,9 km/h di media.


La festa però per il resto è stata tutta per Primož Roglič, primo sloveno a vincere il Giro: dalla parata in bici rosa con tutta la squadra con calze e guantini in tinta, al tradizionale brindisi in corsa; le chiacchiere con Geraint Thomas, l'amico-rivale con cui si allena a Montecarlo e secondo a 14" nella generale; fino alla premiazione - questa sì inedita e dunque storica - da parte del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Quarto gran tour per "Rogla", e quarto podio nei grandi giri per "G".
Primo portoghese sul podio rosa João Almeida, maglia bianca di miglior giovane e terzo a 1'15".
Il canadese Derek Gee numero rosso di più combattivo, piazzato per quattro volte all'arrivo e in altrettante categorie: per sprint intermedi dietro il lettone Toms Skujiņš, per fughe alle spalle del francese Thomas Champion, nella maglia azzurra del GPM dietro un altro francese, Thibaut Pinot (a sua volta due volte secondo, dietro Ener Rubio a Crans Montana e Filippo Zana a Palafavera-Val di Zoldo) e pure nella ciclamino della classifica a punti vinta al debutto da Jonathan Milan.

Subito vincente alla prima volata a San Salvo poi quattro volte secondo, il gabbiano Jonathan vola con Damiano Caruso - a 35 anni miglior italiano, quarto a 4'40" - nella Bahrain-Victorious. 


La miglior squadra di un Giro che, sì, si è fatto attendere. Ma che ci ha regalato un gran finale da favola.

PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
domenica 28 maggio 2023

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