GIRO '23 - Bis di Denz e l'incredulo Armirail, un francese in rosa




La sua espressione di incredulità dice tutto. 

Il primo a non crederci pare proprio lui, Bruno Armirail, 29enne gregarione (1,90m x 71 kg) fugaiolo di Thibaut Pinot alla Groupama–FDJ. E nuovo leader del Giro d'Italia.

Perché l'ex maglia rosa, Geraint Thomas, a Cassano Magnago è arrivata a 21'11" dal vincitore. Roba d'altri tempi. E infatti non accadeva dal secolo scorso, "Ja Ja" Laurent Jalabert '99 il penultimo dei 17, di avere un francese in rosa. 

Armirail - che alla partenza aveva un ritardo di 18'37" - ora guida con 1'41" sul gallese, 1'43" su Primož Roglic e 2'03" su João Almeida. Damiano Caruso, il primo degli italiani, è sesto a 3'09".

Il vincitore, per la seconda volta e 48 ore dopo Rivoli, è ancora Nico Denz.


Il tedesco di mamma lucana ci ha preso gusto. E in volata ha ripreso e sorpassato gli altri superstiti della fuga di 29 accesa, ai -62 km, da Alberto Bettiol, partito troppo lungo, ai 300 metri (ma il computerino gli segnava 200), e bruciato anche dal canadese Derek Gee, per la terza volta piazzato come a Fossombrone e a Viareggio. Peccato per Ballerini, il più veloce di tutti, ma ripreso senza più gambe insieme con gli altri avventurosi di giornata, Stefano Oldani e Toms Skujins.

Alla vigilia del tappone Seregno-Bergamo, e poi del secondo e ultimo riposo, un'altra tranquilla giornata bagnata per i big.

Niente di scandaloso e tutto già visto nel ciclismo d'ogni epoca. In gruppo poter contare su favori, specie nell'ultima settimana, non fa mai male. E le belle storie, specie in un Giro inondato anche di polemiche, fanno sempre bene.

Quanto al rispetto per il simbolo e la sua storia, beh', quello sì, come certi distacchi, è roba d'altri tempi.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
sabato 20 maggio 2023

LE PAROLE DI BRUNO ARMIRAIL:
«Je suis quelqu’un de calme, c’est cool de l’avoir, c’est particulier, exceptionnel, mais il ne faut pas sauter dans tous les sens non plus, relativisa-t-il d’entrée. 
Ce n’est pas vraiment moi qui suis allé le chercher, c’est Ineos qui me l’a donné.»

«Je n’ai pas les capacités d’être un leader, il faut être réaliste. 
En montagne, il va me manquer un petit peu, je grimpe bien, mais pour un autre, pas pour moi. 
Au sprint, je ne suis pas super bon. Je roule, mais bon, il y a meilleur que moi et je ne suis pas le gars qui frotte le mieux du peloton. 
Ce que Thibaut fait, je ne peux pas le faire.»

I 17 francesi (per 123 giorni totali) in rosa *:
  1. Raphaël Géminiani 1955
  2. Louison Bobet 1957
  3. Antonin Rolland 1957
  4. Jacques Anquetil 1959, '60, '61, '64
  5. Charles "Charly" Grosskost 1968
  6. Bernard Hinault 1980, '82, '85
  7. Patrick Bonnet 1982
  8. Jean-François Bernard 1988
  9. Laurent Fignon 1982, '84, '89
  10. Philippe Casado 1991
  11. Éric Boyer 1991
  12. Thierry Marie 1992
  13. Armand de las Cuevas 1994
  14. Pascal Hervé 1996
  15. Laurent Roux 1998
  16. Laurent Jalabert 1999
  17. Bruno Armirail 2023
* Nel 1911 fu leader per un giorno Lucien Petit-Breton (il 31 maggio, al termine della 9a tappa, la Ancona-Sulmona), ma la maglia rosa non sarà introdotta che dal 1931.

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