L’IDEONA DI BHL SUL TERRORISMO È STERMINARE I POPOLI INTERI


10 Mar 2024 - Il Fatto Quotidiano
Daniela Ranieri

L’avevamo lasciato col ciglio umido dopo l’intervista a “Cyborg”, il soldato del battaglione nazista Azov “con l’occhio di vetro e il braccio di titanio” asserragliato sotto le acciaierie Azovstal, un elogio superomistico-necrofilo del guerriero e del suo “volto bello e pallidissimo”. Due giorni fa, il mediaticissimo filosofo Bernard-Henri Lévy è tornato su Repubblica in merito a Israele.


BHL sminuisce subito l’accusa di genocidio, lanciata dal “Brasile di Lula e dal Sudafrica di Mandela” (dimentica la Corte di Giustizia Internazionale, che ha già ravvisato “prove sufficienti” sulla base della Convenzione sul Genocidio del 1948 per valutare la causa intentata dal Sudafrica). Poi fornisce la sua ricostruzione della strage di Gaza City, 112 morti e 760 feriti: i palestinesi sono morti “alcuni schiacciati dalla folla affamata, alcuni finiti sotto le ruote dei furgoni e alcuni uccisi dai soldati della scorta israeliana presi dal panico”, cioè perché sono autolesionisti, avidi e sfortunati (c’è un’indagine dell'ONU, negli ospedali c’erano feriti con proiettili in testa e i soldati dell’IDF hanno ammesso di aver sparato “sentendosi minacciati da centinaia di civili palestinesi, e uccidendone una decina”, senza avvisare BHL).

Quindi con la più lasca delle argomentazioni giustifica la vendetta genocidaria di Israele, che “di fronte all’attacco terroristico più sadico di tutti i tempi risponde come qualunque democrazia avrebbe risposto... e come risposero infatti gli Stati Uniti invadendo l’Afghanistan dopo l’Undici settembre o la Francia quando bombardò Mosul dopo il Bataclan”. Quindi abbiamo fatto bene a bombardare Iraq e Afghanistan, facendo un milione di morti innocenti: bisogna sterminare le popolazioni da cui vengono i terroristi; in fondo ha funzionato, no? Infine BHL intima a Hamas di arrendersi e liberare gli ostaggi, “due cose semplicissime”. Non una parola sui 30mila morti, per il 70% bambini e donne, per bombe e fame; nessuna ombra di “sadismo” sull’esercito israeliano, i cui soldati entrano nelle case sventrate e profanano l’intimità di chi vi abitava, si filmano mentre indossano la biancheria intima delle donne e giocano con le bambole dei bambini uccisi. Ovviamente chi denuncia l’orrore è “antisemita”. Come far sì che il mondo lo trovi accettabile? Con due semplici mosse: la disumanizzazione dei palestinesi, niente più che “animali” (per i ministri di Netanyahu), e la garanzia della totale impunità.

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