Il sogno americano


FINAL FOUR COLLEGE, NON SOLO PASSIONE: DIRITTI E SCOMMESSE PER 4 MILIARDI

A Glendale 70mila persone per il torneo che nel 2023 ha prodotto 950 milioni solo tra tv, biglietti e sponsor

di PAOLO BARTEZZAGHI
6 Apr 2024 - La Gazzetta dello Sport
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La follia di marzo culmina ad aprile. A Phoenix si giocano le Final Four del torneo universitario maschile. Stanotte le semifinali: Purdue contro North Carolina State e la detentrice e favorita Connecticut contro Alabama, alla prima partecipazione nella storia. Lunedì la finale quando anche la NBA non programma nessuna partita. Non sono previste dirette tv in Italia. Nonostante dal punto di vista tecnico e spettacolare il basket collegiale sia a un livello diverso rispetto a quello professionistico, sotto il profilo emozionale il coinvolgimento è superiore. Il tifo più viscerale negli Stati Uniti è soprattutto per la propria università.

Nomi 

Ogni anno la magia si rinnova a marzo, quando inizia la cosiddetta March Madness, per culminare nelle Final Four, nome usato per la prima volta nel 1975 da un giornalista del Cleveland Plain Dealer, e successivamente registrato come marchio dalla Ncaa, l’associazione che organizza lo sport collegiale americano. Nessun altro torneo negli Stati Uniti può chiamarsi così. Tutte le partite del torneo sono a eliminazione diretta, elemento che lo rende unico. Un tabellone “tennistico” che crea ogni anno sorprese da cui la follia che il telecronista della Cbs Brent Musburger battezzò March Madness negli anni Ottanta. Un termine diventato il nome del torneo che quest’anno si conclude allo State Farm Stadium degli Arizona Cardinals (70mila posti) a Glendale, città a circa 15 chilometri da Phoenix.

Soldi 

La NCAA, associazione senza scopo di lucro, nel 2023 ha raggiunto la cifra di entrate-record: 1,19 miliardi di euro di cui oltre l’80 per cento, 950 milioni, arriva dal torneo di basket maschile, secondo i dati elaborati da Sportico, sito americano sul business sportivo. La maggior parte dei ricavi provengono dagli accordi televisivi. I network Cbs e Turner versano 855 milioni di euro alla NCAA di cui il 94 per cento, circa 803 milioni, arrivano dal torneo di pallacanestro. L’accordo con le televisioni, firmato nel 2010 per 14 anni e prorogato nel 2016 fino al 2032, prevede per la NCAA un’entrata media di poco più di un miliardo di euro all’anno. I biglietti per le partite nel 2023 hanno generato 205 milioni di euro: per le Final Four in Arizona, i biglietti partono da 780 euro. Gli sponsor hanno concorso per 14,7 milioni di euro alle entrate della no profit NCAA. Il giro di affari che proviene dalle scommesse è stimato intorno ai 2,75 miliardi di euro, portando il totale quasi a quota 4. 

Bracket 

Un fenomeno diventato negli anni planetario è la compilazione del cosiddetto bracket per indovinare le vincenti turno per turno. Quantificare il numero di bracket è impossibile visto che, on line a parte, si può giocare su carta tra amici e sfuggire a qualunque statistica. Su ESPN, il più frequentato sito di sport, quest’anno sono stati più di 22 milioni. Secondo lo Smithsonian, la rivista dell’istituzione di ricerca di Washington, il primo bracket fu compilato in un bar di Staten Island (New York) nel 1977 da 88 persone. Indovinare tutte le 67 partite è quasi impossibile. Dopo il primo turno 2024, tra i bracket registrati, non ne è rimasto uno senza errori. Secondo Ncaa.com, negli ultimi 10 anni il miglior risultato è stato raggiunto da una persona in Ohio che ha indovinato le prime 49 gare. L’allora presidente Barack Obama, appassionato di basket e tifoso dei Chicago Bulls, compilò il bracket dalla Casa Bianca e indovinò il trionfo di North Carolina nel 2009.

Cenerentole 

Il fascino del torneo a eliminazione diretta produce ogni anno storie e sorprese. Quest’anno la cosiddetta Cenerentola è North Carolina State che arriva alle Final Four 41 anni dopo la straordinaria vittoria della squadra allenata da Jim Valvano. Secondo la storiografia americana, furono proprio i Wolfpack a inaugurare il taglio della retina del canestro, rito dei vincitori diventato un classico nel basket di tutto il mondo. Nel 1947 Everett Case salì sulle spalle dei giocatori per tagliare e portarsi a casa come ricordo la retina della vittoria nella Southern Conference.


Purdue Boilermakers (lavoratori delle caldaie) 
Sede: West Lafayette (Indiana) 
Final Four: 2 
Vittorie nel torneo: 0

North Carolina St. Wolfpack (branco di lupi) 
Sede: Raleigh (North Carolina) 
Final Four disputate: 3 
Vittorie nel torneo: 2

Connecticut Huskies (razza di cani) 
Sede: Storrs (Connecticut) 
Final Four disputate: 6 
Vittorie nel torneo: 5

Alabama Crimson tide (marea rossa) 
Sede: Tuscaloosa (Alabama) 
Final Four: 0 
Vittorie nel torneo: 0

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