Thomas, l'uomo che chiama le balene
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A differenza di Fossano e Andora, la "balena" a Lucca ha sbagliato i conti. E anziché i fuggitivi, ha dovuto ingoiare il boccone amaro: occasione persa per le ruote veloci, e afferrata quella della vita per Benjamin Thomas; francese d'Italia che queste strade le conosce bene.
Cinque ori e cinque argenti mondiali su pista, e alla decima vittoria su strada, la prima in un grande Giro, e prima stagionale per la sua Cofidis.
Due volte campione nazionale a cronometro, Thomas ha imbroccato - con il connazionale Enzo Paleni, il nostro Andrea Pietrobon e il danese Michael Valgren - l'ultima e decisiva fuga di giornata.
Colpevolmente sottovalutata dal gruppo, sempre più nervoso coi km che via via scorrevano senza guadagnare abbastanza sui quattro battistrada, che reggevano il passo del plotone ai cinquanta-sessanta orari.
In testa la Alpecin-Deceuninck per Kaden Groves e la Lidl-Trek per Jonathan Milan, cui si sono aggiunte poi la Bahrain Victorious per Phil Bauhaus, la Jayco AlUla per Caleb Ewan, la Soudal Quick-Step per Tim Merlier e la Visma-Lease a Bike per Olav Kooji.
Pietrobon, che nel finale non ne aveva più e aveva smesso di dare i cambi, ai -800 è scattato per anticipare la volata. Peccato per l'inesperienza - quell'attacco con mani alte sui freni avrebbe fatto inorridire un diesse vecchia scuola come il "Mago" Gino Riccardi - perché il 25enne bellunese si pianta ai -100 metri, e viene lui sì risucchiato da due dei tre balenieri compagni d'avventura: Valgren (secondo) e Paleni (quarto).
Primo piazzamento in un grande Giro per Pietrobon da professionista, e bis sfiorato per Milan (quinto) che allo sprint ha regolato il gruppo.
Nella generale, alla vigilia dello sterrato dove ha stravinto la Strade Bianche, Pogacar sempre in rosa con 46" su Thomas e 47" su Dani Martínez. Chissà se con ancora la stessa voglia di stupire.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
Mercoledì 8 maggio 2024
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