Un’altra volta secondo ma è leader alla Vuelta «Ci proverò ancora»


Intanto la Visma festeggia anche la vittoria del capitano Vingegaard al Giro di Polonia

19 Aug 2024 - La Gazzetta dello Sport
di Tiziano Marino 
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«Certo che avrei voluto vincere. Edoardo (Affini, ndr) e tutta la squadra hanno fatto un gran lavoro per portarmi allo sprint. È un peccato essere arrivato secondo ma alla fine è stata una bella giornata». Una splendida giornata, per dirla alla Vasco. Tinta di rosso, quello della maglia da leader della classifica alla Vuelta. La “roja”, che il belga Wout Van Aert indosserà oggi per la prima volta dopo il terzo posto fatto registrare nella crono inaugurale vinta dallo statunitense Brandon McNulty (UAE Emirates) e la piazza d’onore conquistata nella volata di ieri a Ourém, sempre in Portogallo, dietro all’australiano Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): «Mi ha superato con forza e ha meritato la vittoria - ha ammesso il belga -. Domani (oggi) avrò un’altra possibilità? Le mie gambe sono buone, sono qui per continuare a provarci». Torna dunque il sorriso in casa Visma, che ieri ha festeggiato anche il successo di tappa con Olav Kooij nell’ultima tappa del Giro di Polonia ma soprattutto la vittoria in classifica generale del capitano Jonas Vingegaard (2° Diego Ulissi a 13”).

Eterno piazzato 

Van Aert intanto si gode la quinta giornata da leader di un grande giro, la prima nella corsa spagnola dopo le quattro maglie gialle indossate al Tour de France di due anni fa, quando aveva comandato la classifica generale dalla terza alla sesta tappa. Una soddisfazione che mitiga l’amarezza al traguardo per l’ennesima piazza d’onore della carriera, oltre che del 2024. Ieri, infatti, Wout ha centrato il secondo posto per la terza volta in stagione, senza dimenticare i sei terzi, il più importante dei quali gli è valso la medaglia di bronzo nella prova contro il tempo ai Giochi di Parigi. Un cliché in linea con i piazzamenti, pur di prestigio, delle stagioni precedenti, tra i quali spiccano la medaglia d’argento nella gara in linea ai Giochi di Tokyo 2021, i due terzi posti (2021 e 2023) alla Milano-Sanremo, peraltro vinta nel 2020, i secondi al Fiandre 2020 e alla Roubaix 2022, chiusa al terzo posto nell’edizione successiva, come gli era successo pure alla Liegi 2022. Non bastasse tutto questo, il ventinovenne di Herentals vanta soprattutto otto medaglie d’argento ai Mondiali, tra strada (in linea e a cronometro) e ciclocross, specialità che gli ha anche regalato tre vittorie. E poi ci sono i podi europei: due secondi e un terzo nel ciclocross, due bronzi (in linea e a crono) e un argento (in linea) su strada.

Sempre presente 

L’unica colpa di Van Aert, se così la vogliamo chiamare, è quella di essere nato nell’epoca sbagliata. Un po’ come Belloni con Girardengo, Bartali con Coppi, Gimondi con Merckx o Bugno con Indurain. Nella generazione dei fenomeni Pogacar, Vingegaard, Evenepoel e Van der Poel, Wout è sempre in prima fila, su quasi tutti i terreni. Intanto è già riuscito a cavarsi 46 soddisfazioni vincenti. E la prima maglia rossa alla Vuelta - sfilargliela non sarà facile - è un’altra perla di una carriera che ha ancora molto da dare.

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