Vuelta, Van Aert mette le ali. E adesso arriva l’esame salita
BETTINI. Il belga volante Wout Van Aert, 29 anni,
esulta al traguardo mimando il gesto di un uccello in volo
Il leader della classifica ritrova il successo dopo quasi sei mesi: McNulty a 13”, oggi il primo arrivo in quota
20 Aug 2024 - La Gazzetta dello Sport
di Tiziano Marino
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"La volata è sempre stata nelle mie mani. Ho anticipato Groves prendendo tanta velocità: uno sprint perfetto La squadra mi ha portato al traguardo nella miglior posizione. Questo mi ha dato fiducia per concludere al meglio"
Wout Van Aert
Wout Van Aert torna a volare. Il belga rimette le ali e grazie a una volata sontuosa conquista la terza tappa della Vuelta sul traguardo di Castelo Branco, l’ultimo in terra portoghese. Uno sprint condotto alla perfezione per un successo tanto atteso quanto meritato, che arriva dopo il terzo posto ottenuto nella cronometro inaugurale e la piazza d’onore di domenica (dietro all’australiano Kaden Groves, ieri secondo) che gli aveva consegnato la maglia rossa di leader.
Finalmente
La vittoria mancava al 29enne di Herentals da quasi sei mesi, dalla KuurneBruxelles-Kuurne del 25 febbraio scorso. Si tratta della numero 47 in carriera, la decima in un grande giro, la prima alla Vuelta dopo le nove conquistate al Tour de France. E ancora una volta con la maglia da leader della classifica addosso, come già accaduto alla Grande Boucle nel 2022. Prima la maglia, poi il successo di tappa, una sorta di marchio di fabbrica: «In effetti anche al Tour aveva funzionato - ha ammesso il belga all’arrivo -. La volata è sempre stata nelle mie mani e questa è sicuramente una buona cosa. Ho anticipato Groves prendendo tanta velocità, è stato uno sprint perfetto». Poi un doveroso plauso ai compagni, anche ieri impeccabili: «La squadra ha controllato la corsa, mi ha portato al traguardo nella miglior posizione possibile e questo mi ha dato fiducia per concludere la volata al meglio». La vittoria sa tanto di liberazione, considerando anche le otto volte in cui il belga in questi ultimi mesi si era piazzato tra i primi tre senza riuscire mai ad alzare le braccia al cielo. «È una grande ricompensa per Wout - sottolinea Merijn Zeeman, attuale direttore sportivo della Visma-Lease a Bike, dal prossimo 1° dicembre nuovo direttore generale dell’Az Alkmaar in Eredivisie, il massimo campionato di calcio olandese -. Aspettava da parecchio un momento così. Quest’anno avrebbe dovuto disputare sia il Giro d’Italia sia la Vuelta ma purtroppo la caduta di cui è stato vittima all’Attraverso le Fiandre a marzo (con fratture multiple alle costole, allo sterno, alla clavicola e contusione a un polmone, ndr) hanno modificato i suoi piani. Questa Vuelta per lui è iniziata alla grande».
Ora si sale Grazie alla vittoria di ieri, Van Aert ha portato a 13 i secondi di vantaggio in classifica generale sullo statunitense Brandon McNulty e salendo a quota 98 si è preso anche la maglia verde della classifica a punti. Oggi, però, si comincia a fare sul serio, con il primo arrivo in salita. La quarta tappa - 170,5 km da Plasencia a Pico Villuercas - è caratterizzata da quattro Gpm (uno di terza, uno di seconda e due di prima categoria) con l’arrivo posto al termine di un’ascesa lunga 14,6 chilometri al 6,2% di pendenza media con punte del 13,4%. «Purtroppo il divertimento è finito - ha scherzato ieri Wout dopo il traguardo -. Sarò felice di aiutare i miei compagni Kuss (vincitore dell’edizione 2023) e Uijtdebroeks». Gregario di lusso, dunque, nonostante il suo ottimo rapporto con le salite, una maglia rossa e una forma sempre più in crescendo. Ma avrà detto la verità?
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IL PRECEDENTE
Era già accaduto che Wout Van Aert esultasse per una vittoria di tappa in un grande giro mimando il gesto di un uccello in volo. Ed era già accaduto che lo facesse indossando la maglia da leader della classifica generale. Quando? Martedì 5 luglio 2022, al termine della quarta frazione del Tour de France, Dunkerque-Calais.
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