È superclasico REAL-BARCELLONA - SFIDA INFINITA TRA RIVALITÀ STORICA E NUOVA ALLEANZA
Olmo può giocare, non ha problemi. Attorno a lui solo tanto rumore esterno
A Gedda in palio la Supercoppa, Ancelotti cerca la rivincita dello 0-4 in Liga
Club in sintonia sulla Superlega
"Quando vinciamo la Supercoppa,
poi la stagione di solito ci va bene"
12 Jan 2025 - La Gazzetta dello Sport
Di Filippo Maria Ricci CORRISPONDENTE DA MADRID
Una grande rivalità, e una strana alleanza. Questa sera, a Gedda, Real Madrid e Barcellona si giocano la Supercoppa di Spagna. Terzo Clásico negli ultimi 3 anni: nel 2023 ha vinto Xavi, l’anno scorso Ancelotti che conquistò il primo dei 5 trofei su 6 tornei disputati nel suo ennesimo magico anno.
Nella classifica delle vittorie della Supercoppa il Barça è davanti al Madrid 14-13, coi Blancos che dunque cercano il pari. Ma soprattutto cercano di tenere viva la corsa al “septete”, le vittorie nelle 7 competizioni a cui partecipa il Real. La stagione per Ancelotti in questo senso è partita benissimo: sconfitta l’Atalanta nella Supercoppa Europea ad agosto e i messicani del Pachuca nella ritrovata Coppa Intercontinentale prima di Natale.
Il precedente
Sul piano sportivo per il Madrid c’è da “vendicare” il 4-0 subito al Bernabéu il 26 ottobre scorso in Liga. Una partita colossale del Barça che con tanti assenti, tanti canterani e tanti giovani ha mandato in fuorigioco i rivali per 12 volte, 8 solo lo sciagurato Mbappé, chiudendo una striscia di imbattibilità che per i blancos durava da 42 partite, e al Bernabéu da 39. Il Madrid sotto shock alla partita successiva perse di nuovo, e ancora in casa: il brillante 3-1 del Milan (allora) di Fonseca.
L’ultimatum
A Florentino Pérez venne un attacco di nervi con conseguente ultimatum: se Ancelotti avesse perso con l’Osasuna, al suo posto sarebbe stato chiamato Santi Solari. Assurdo, ma così vanno le cose alla Casa Blanca. Carlo lo sapeva, e nemmeno ha alzato il sopracciglio: 4-0 alla squadra di Pamplona. Flick dal canto suo gongolava: aveva già battuto 2-1 il Madrid nella tournée estiva americana, e il suo Barcellona correva magnifico e leggiadro. Sliding doors: oggi è il Real a essere in gran forma, con i catalani che nelle ultime 7 di Liga hanno fatto appena 5 punti su 21 scivolando al terzo posto a -5 dai blancos che dopo quel Clásico di ottobre erano a -6.
Il silenzio
Rovesciamento di fronte in classifica e cambio di scenario in questa presentazione. La partita di stasera è segnata dal ritorno di Dani Olmo e Pau Victor tra i convocati, i due acquisti estivi del Barça che il primo gennaio sono stati depennati dalla lista dei giocatori del Barça dalla Liga per i noti problemi del club col fairplay finanziario. Liga e Federcalcio spagnola hanno detto no alla loro re-iscrizione scaduta il 31 dicembre, e lo stesso hanno fatto due giudici di Barcellona. A salvare il Barça è intervenuto il governo per mano del Consejo Superior de Deportes, che ha concesso ai due la “cautelarísima” in attesa del verdetto definitivo. La decisione ha scatenato l’ira pubblica di diversi club della Liga - Athletic, Atlético, Siviglia, Espanyol, Valladolid, Las Palmas - e del presidente della Liga, Javier Tebas, che ha detto due cose: la seconda è che la Liga farà ricorso contro la decisione del CSD presso la giustizia ordinaria, la prima è che era molto stupito dal rumoroso silenzio del Real Madrid sul tema.
Effettivamente il club che può essere danneggiato dalla decisione del CSD in maniera più rapida e dolorosa è il rivale del Barça stasera: la corsa al “septete” del Madrid può terminare a Gedda magari con un gol di Dani Olmo, un giocatore che non avrebbe dovuto essere in campo e che magari tra 2-3 mesi, quando sarà emessa la sentenza definitiva, tornerà a perdere la licenza.
Il Madrid si è costituito parte civile nel famoso Caso Negreira, ma sul Caso Olmo non ha detto una parola. «Io ho la mia opinione, ma la tengo per me» ha detto Ancelotti con la consueta sagacia. I media spagnoli non hanno dubbi: Pérez non può perdere Laporta, suo unico alleato nel progetto Superlega, e il Caso Olmo rischiava di travolgere il presidente del Barça, pressato da pesanti richieste di dimissioni. Joan si è salvato e Florentino è felice. Vedremo se lo sarà anche in caso di vittoria del Barça di Dani Olmo. Che si gioca il posto con Gavi. Storie di Clásicos.
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