A Siena il Rinascimento di Van Aert (e l'alba di Del Toro)
Non poteva che succedere qui, nella culla del Rinascimento: piazza del Campo, l'iconico arrivo della Strade Bianche.
Il 30enne belga torna alla vittoria, la 50esima in carriera, dopo 264 giorni (da Baiona, alla Vuelta il 27 agosto).
Il 21enne è predestinato della UAE Emirates con 4 in top ten nella generale è il primo messicano leader in un grande Giro: (grazie anche ai 6" del Kilometro red Bull, ndr) 1'13" sul suo capitano Ayuso e 1'30" sul nostro Antonio Tiberi.
La tappa 9 del Giro 108 - 181 km da Gubbio a Siena di cui 29,7 su 5 settori di sterrato - rivoluziona la classifica.
Com'era scritto e' durato un giorno il sogno di Diego Ulissi in rosa nella sua Toscana. Ma che estasi. Il resto è stato solo tormento.
La gara esplode ai -51,3 km con la caduta innescata da Lucas Hamilton, che tira giù, tra i big, Primož Roglič, Juan Ayuso, Brandon McNulty e Tom Pidcock, secondo alla Strade Bianche quest'anno dietro Tadej Pogačar e forse "il" favorito di giornata. Roglič, poi, ai -45,6 km fora e nella generale rotolerà decimo a 2'25".
Ai -15,6 km (sul classico Colle Pinzuto) l'azione decisiva: Del Toro si porta dietro Van Aert, e i due salutano. All'arrivo il belga gli tiene la ruota sulle rampe di via Santa Caterina, dove nel 2018 fu terzo al debutto e nel 2020 vinse la Strade Bianche; poi lo brucia in volata, ed esulta come trasfigurato dalla liberazione. All'esordio al Giro entra nei 112 della trilogia: 7 tappe al Tour e 3 alla Vuelta.
Era scritto: poteva rinascere solo qui. Per uscire a riveder le stelle.
PER SKY SPORT 24 ©, CHRISTIAN GIORDANO ©
Domenica 18 maggio 2025

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