Carpi, è quasi A
Il sogno è lì, solo da afferrare. E dopo la notte magica del Cabassi, nessuno vuole più svegliarsi: 3-0 al Bologna. Al Bologna.
Sessantaquattro km e sette scudetti di distanza, un abisso storico che sembrava incolmabile. Cinque anni fa, il piccolo Carpi era ancora in Serie D. Oggi la creatura di Stefano Bonacini, uno che il Bologna ha pure provato a comprarlo, quell'abisso lo ha ribaltato: Carpi primo a +12 dopo lo scontro diretto.
È durata un tempo la partita del Bologna: 4 occasioni rossoblù, ma il gol lo ha trovato la capolista. Nella ripresa in campo s'è visto solo il Carpi. Ci ha provato, Lopez, a riacciuffare la partita, dopo l'infortunio di Zuculini addirittura col 424: Sansone e Importa attaccanti esterni; Cacia e Mancosu punte centrali.
Dall'altra parte, troppa la differenza di fame e di voglia. E di momento magico. Il Carpi sente l'odore del sangue e nell'acqua dell'alta classifica ci sguazza. Greg Paltrinieri, tifoso doc che se ne intende, sogna a occhi aperti. Joey Saputo, arrivato dal Canada per la partita, gli occhi vorrebbe chiuderli. Di Vaio ha lo sguardo fisso nel vuoto.
Le cifre non spiegano tutto ma aiutano: la capolista ha la miglior difesa (24 gol subiti) davanti a quella del Bologna (29) e il secondo miglior attacco (53 reti, 2 meno del Pescara che deve ancora giocare).
E mentre i tifosi cantano già "Castori portaci in Europa", il sogno è lì, sempre più vicino. La festa può aspettare. Nessuno ha voglia di svegliarsi.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO
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