2015 NBA Draft: Frank Kaminsky (PF; Sr; Wisconsin)

4. Frank Kaminsky
Latest Rumors: ATLANTA
Center / 7-0 / Wisconsin / Senior 18.8 ppg, 8.2 rpg, 2.6 apg

Kaminsky shot very well in front of scouts a couple weeks back in a Southern California workout. Is he a reach at 15? We believe so, but after such a great senior season, leading his Badgers to the title game, he is getting looks in the lottery. Atlanta felt they had a real shot at contending for the title without the injuries. Adding an NBA ready player such as Kaminsky that can further stretch the floor would make a lot of sense.
 

Twitter: @FSKPart
Comparison: Kelly Olynyk
Global Ranking: 15th
Salary: $1,600,200*


di Federico Roma, SpazioNBA.it

Età: 22 (4/04/93)
Statura e peso: 2.13 x 108 kg
Università: Wisconsin Badgers
Classe: Senior
Ruolo: Centro
Giocatore NBA simile: Kosta Koufos, Ryan Anderson


Caratteristiche:
il centro dell’Illinois si presenta in questa stagione NCAA come uno dei senior più quotati, dopo aver trascinato i Badgers, nello scorso Torneo, sino alla Final Four.

Kaminsky è un "5" molto particolare, che fa del tiro una delle sue armi forti, l’anno scorso l’abbiamo anche visto esibirsi in pregevoli step-back per un long two o addirittura un tiro da tre. Basta guardare il tabellino di Wisconsin vs North Dakota, oltre al suo career high nella storia dell’ateneo (43 punti), da ricordare anche il 6-6 dalla lunga distanza.

«When those first couple of shots went in, I kind of said I’m feeling it, I kept shooting and it kept going in», dirà a fine partita.

Il suo gioco offensivo è ottimo anche in area, dove mette in mostra un agile gioco di piedi e svariate finte, che spesso gli permettono un appoggio più facile grazie anche alla capacità di concludere con la mano "debole"; non da sottovalutare il pur non eccelso controllo di palla. Come dice l’assistant coach Greg Gard: «When he was younger in high school, he played point guard until he grew. Now he’s added post skills and a more aggressive demeanor to his game. He’s more aggressive, he’s more physical and he’s more willing to take it to teams in the paint».

Ha una buona visione di gioco, tende a non forzare troppo e sa trovare il compagno smarcato, non è innamorato della palla, ma non è un ottimo assistman: solo 1.3 di media da junior.


Difetti:
per essere un settepiedi, non è un buon rimbalzista (solo 6,3 a partita di cui solo 2 offensivi), di certo non il miglior biglietto da visita, nonostante la tendenza ad allargare l’area possa spiegare questa carenza. Anche a livello difensivo non eccelle, soprattutto per la rapidità negli aiuti, ma spesso riesce a sopperire grazie al buon istinto e alla più che discreta wingspan. Per quanto riguarda le stoppate i numeri non sono dalla sua (solo 1,7 a partita), anche se quando conta ha fatto sentire la sua presenza, chiedere informazioni ai Bears, che hanno visto il loro cammino concludersi alle Sweet 16, grazie anche alle 6 stoppate di Kaminsky.


In conclusione:
Kamisky sarà scelto alla fine del primo giro, dopo la 20, non sarà mai un All-Star, ma se finisce nel giusto contesto ha le doti per ritagliarsi un ruolo da onesto role player, capace di dare il cambio al centro titolare e di allargare il campo. E, perché no, di portare un buon contributo offensivo.


Storia:
Frank Kaminsky nasce il 4 aprile 1993 a Lislie, Illinois. Da piccolo grazie agli zii, che lavoravano per i Chicago Bulls, ebbe accesso alle facilities, dove si allenava un certo signore col 23; facile dunque capire da dove possa essere derivata la sua passione
Frequenta la Benet Academy, inizialmente non è un periodo facile: «I didn’t have much of a social life until, like, halfway through high school. I’d never really hung out with groups of people».
A 15 anni è tagliato dalla squadra AAU, ma da junior fa il salto di qualità presentandosi in palestra cresciuto di statura da 6'3" a 6'9" (2.04). Il suo coach dirà in seguito: «Frank could still shoot the 3, handle the ball and had great court vision».

Alla fine del quadriennio al liceo, nonostante il premio di East Suburban Catholic Conference Player of the Year, non è un prospetto così interessante, solo 3 stelle per Scout.com, ma UW lo vuole a tutti i costi. «I’ve never cared about a recruiting ranking in my life - disse Ryan, head coach dei Badgers - And if I can get a big who can pass, we can work with him».

La sua carriera universitaria per i primi due anni è abbastanza anonima, ma poi, nel suo anno da junior, esplode; porta la squadra alle Final Four e si guadagna il titolo di West Regional Most Outstanding Player.

Quest’anno si presenta come uno dei possibili protagonisti della stagione e il titolo di Big Ten Preseason Player of the Year. Una storia in ascesa.
Federico Roma, SpazioNBA.it

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