Wiggo, è l’Ora per la storia
di PAOLO MARABINI, La Gazzetta dello Sport
Domenica, alle 16.35, Bradley Wiggins ha chiuso sulla pista del velodromo di Roubaix la sua seconda era ciclistica. E ieri mattina — smaltita la fatica di pietre e polvere della madre di tutte le corse, asciugata la lacrimuccia dopo il bailamme di emozioni che hanno accompagnato il suo commiato dal grande circo della strada — ha aperto ufficialmente la terza. E probabilmente ultima.
SARÀ SOLD OUT? - Il dado è tratto, l’assalto al record dell’Ora da parte del Baronetto, infatti, adesso ha anche una data precisa, l’unico dettaglio che ancora doveva essere annunciato: domenica 7 giugno. E a questo punto si può scatenare la caccia al biglietto. La prevendita per i tagliandi di quello che si preannuncia come uno degli eventi sportivi assolutamente da non perdere in questa stagione si apre domattina (17 aprile 2015, ndr) alle 10. Volete esserci? Cliccate su tickets. sky.com/cycling. Si accettano scommesse su quanto tempo servirà per arrivare al «sold out», per riempire cioè ogni ordine dei 6000 posti del Lee Valley VeloPark Velodrome, l’impianto dei Giochi olimpici di Londra, meglio conosciuto anche come «The Pringle» per la caratteristica forma a «patatina» della sua copertura. E si accettano scommesse anche su quali saranno le cinque cifre che Wiggo stamperà sul display alla fine della sua fatica. Oltre che su quanti anni serviranno poi per aggiornarle, dando per scontato che sarà una prestazione stratosferica. Per intenderci: una sorta di primato alla Sergey Bubka, che passano cioè due generazioni prima di vederlo battuto. E tutti lo danno per scontato, anche se i 52 km e 491 metri percorsi da Rohan Dennis devono ancora essere battuti. E nel frattempo ci sarà pure il tentativo di Alex Dowsett, il 2 maggio.
SUGGESTIONI - Ma a prescindere da quale sarà il numero magico finale, il tentativo di Wiggins si porta appresso un carico di tante suggestioni, alla stessa stregua di altri momenti che hanno segnato la carriera del campione più cool e originale del ciclismo moderno. Su tutti: il primo trionfo al Tour de France di un corridore britannico, e di un ex pistard, ma anche l’oro olimpico nella crono sulle strade di casa davanti a due milioni di persone. E il titolo mondiale che lo scorso anno, al cospetto di un fenomeno come Tony Martin che sembrava imbattibile, è arrivato a completare un mosaico che altrimenti avrebbe avuto un buco imperdonabile.
DIRETTA SKY - L’operazione «Ora» (di cui Sky Sports s’è già impossessata per la diretta tv) ha una valenza smisurata, nemmeno paragonabile a quelle che, dall’assalto di Jens Voigt in poi, si sono succedute finora. Per Wiggo è il primo mattone del gran finale di carriera: il ritorno al primo amore, la pista, col chiaro obiettivo di essere in gara 36enne con il quartetto dell’inseguimento ai Giochi di Rio. Gli stessi Giochi che, nei velodromi, lo hanno visto vincere sei medaglie — tre d’oro, una d’argento e due di bronzo — fra Sydney 2000, Atene 2004 e Pechino 2008. E al traguardo della quinta Olimpiade farà di tutto per arrivarci con i corridori che fanno parte del team Wiggins, la squadra Continental pronta a entrare in azione a partire da maggio, con Bradley come leader e al tempo stesso gran capo.
RILANCIO Il tutto con la benedizione e il supporto della stessa Sky e della federciclo britannica. Che si aggrappa anche a questo progetto — e a cotanto nome — per rilanciare le proprie sorti dopo l’incredibile flop degli ultimi Mondiali su pista, dove ha raccolto il peggior bottino di medaglie degli ultimi 12 anni: tre soli argenti, dopo che nelle ultime 8 edizioni l’Union Jack aveva viaggiato a una media di quasi 10 podi alla volta. E, dopo la debacle parigina, il nome di Wiggo — con tutto ciò che gli ruota attorno — serve anche per lanciare i Mondiali preolimpici del marzo 2016, che si terrano proprio nel Velodromo di londinese. Ebbene sì, non sarà un’Ora qualunque.
PAOLO MARABINI, La Gazzetta dello Sport
IL RECORD È DI DENNIS: 52 KM E 491
JENS VOIGT - 51,115
A 9 anni e due mesi dai 49 km e 700 metri coperti dal ceco Ondrej Sosenka, a Grenchen (Svizzera), il 18 settembre 2014, il tedesco Jens Voigt chiude la carriera correndo in un’ora 51 km e 115 metri
MATTHIAS BRÄNDLE - 51,852
Passano solo 43 giorni e il record di Voigt cade: ad Aigle (Svizzera) sulla pista del velodromo Uci, il 30 ottobre il campione austriaco Matthias Brändle della crono lo aggiorna a 51 km e 852 metri
ROHAN DENNIS - 52,491
Otto giorni dopo il tentativo fallito a Melbourne dal connazionale Jack Bobridge (51,300), l’australiano Rohan Dennis centra il primato, ancora a Grenchen, portandolo a 52 km e 491 metri
ALEX DOWSETT - 2 maggio Dopo i fallimenti dell’olandese Thomas Dekker (52,221 il 25 febbraio) e dello svedese Gustav Larsson (50,016 il 14 marzo), prima di Wiggins proverà l’altro inglese Alex Dowsett, il 2 maggio a Manchester
7 - Le medaglie vinte ai Giochi da Wiggins: in pista 3 ori, un argento e 2 bronzi; nella crono 1 oro
7 - Le medaglie vinte ai Giochi da Wiggins: in pista 3 ori, un argento e 2 bronzi; nella crono 1 oro
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