Leicester vs Manche$ter City, 30 vs 300

Trenta contro trecento. Facile, troppo facile, leggerla così: con i milioni di pounds a disposizione,rispettivamente, di Ranieri e Pellegrini. Il campo ha detto, anche, altro: molto altro. 

Per esempio che il piccolo Leicester City se l'è giocata alla pari con il grande Manchester City; che certo ha fatto "di più" la partita, e ci mancherebbe altro.

Ranieri ha rischiato l'overcoaching: 433 con Mahrez e Albrighton alle ali dietro l'unica punta Vardy, e Inler schermo difensivo per mettere fuori partita David Silva come aveva fatto Wenger piazzandogli addosso Flamini. Trucco durato 67 minuti, prima di tornare al prediletto, collaudato 4-4-2, seppur corretto in corsa con Ulloa accanto a Vardy (che quando è al meglio occasioni così non le sbaglia). E con Inler in panca.

Là dove Pellegrini ha richiamato, subito dopo, sia Aguero sia David Silva: nello stesso ordine, come contro l'Arsenal. A differenza della gara con i Gunners, stavolta gli Sky Blues un punticino l'hanno preso. 

E' vero: potevano essere tre se Kasper Schmeichel non avesse giocato un primo tempo da papà peter contro l'indemoniato Sterling. Ma finché non torneranno al top Yaya Touré, David Silva e soprattutto l'Aguero furioso (più per la sostitzuoine che per il rigore non concesso), l'Ingegnero difficilmente bisserà il titolo del 2014.

Difficile pure che resti in corsa anche Ranieri, che al ritorno affronterà fuori casa Man United, Arsenal, Chelsea, Man City e Tottenham, avversario pure di FA Cup. Ma vuoi mettere la soddisfazione di esser lì anche solo a provarci. Trenta contro trecento.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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