Gasol agli Spurs, addio Duncan?

Sembra il calciomercato al Gallia, quelli dei bei dì: un colpo a notte (italiana) e gerarchie rivoluzionate, soprattutto a Ovest, nella free agency già più ricca di sempre. Dopo KD ai Warriors, ecco Pau Gasol da Chicago a San Antonio. Forse, con due anni di ritardo. E, forse, come bacio d'addio a Tim Duncan, sempre più vicino al ritiro dopo 19 leggendarie stagioni agli Spurs e 5 titoli NBA.

Il catalano, altro principe dei nostri tempi perfetto per quel Sistema, ha firmato un biennale da 30 milioni di dollari con opzione d'uscita al giocatore per la prossima estate.

Coach Popovich forse avrà ancora Manu Ginobili ma saluterà Boris Diaw, che quest'anno avrebbe battuto cassa a 7 milioni e la cui cessione scaverà il salary cap necessario per il neo-36enne ex Barcellona-Memphis-Lakers-e-Bulls.
 
Decisivo il consiglio del fratellino Marc, ma anche la situazione tecnica che gli ha fatto preferire il Texas alle altre opzioni Portland e Toronto.

Usciti pur difendendo bene contro OKC nei playoff, gli Spurs hanno pagato in attacco quando i Thunder gli hanno chiuso gli scarichi sul perimetro e riempito il mezzo con raddoppi sistematici. Da qui la potenziale panacea Gasol, che farà a San Antonio farà perdere qualcosa in difesa (per tiri contestati, mobilità di piedi e boxout) ma sarà un Diaw migliore in attacco: un lungo capace di attaccare i mismatch e creare in attacco, anche come sublime passatore.

Gli anni peseranno, ma se c'è un posto dove meno hanno contato è in quell'enclave bianco-nera-argento. Senza Tim, però, come già avvenuto con l'Ammiraglio Robinson, nulla sarà come prima.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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