Beckenbauer, dimostraci che non è vero

Kaiser Franz. Basta il nome: in campo ha reinventato un ruolo, il libero davanti la difesa; in panchina gliene hanno cucito uno su misura: Team Chef, che a Italia '90 rivinse da Ct senza patentino il mondiale conquistato da capitano a Germania Ovest '74.

È stato il più grande fuoriclasse del calcio tedesco, ma ora Beckenbauer rischia di finire come Platini: ricordato dai più giovani più per l'oscuro presente dirigenziale che per il suo luminoso passato con Bayern, New York Cosmos, Amburgo e nazionale tedesca.

L'icona di italia-germania-quattro-a-tre di Messico '70, con quel braccio al collo per la spalla lussata, a settant'anni rischia grosso: è indagato dalla magistratura svizzera per frode e riciclaggio di denaro.

Secondo l'edizione online del settimanale Der Spiegel (lo Specchio), come presidente del comitato organizzatore del Mondiale 2006, tra il 2002 e il 2005 avrebbe ricevuto pagamenti sospetti per dieci milioni di franchi svizzeri. Con lui sono indagati altri tre ex dirigenti: Horst Rudolf Schmidt e gli ex presidenti federali Theo Zwanziger e Wolfgang Niersbach, già sospeso per un anno da luglio 2016.

Dalle prime indiscrezioni di marzo, Kaiser Franz ha ammesso di aver compiuto errori nella gestione di Germania 2006 ma mai di aver ricevuto tangenti. Ora sta a lui dimostrare di saper uscire da questa brutta storia come faceva in campo: elegante a testa alta. Alla Beckenbauer.
PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO

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