Ambrogio Morelli


Il 4 dicembre 1905 nasceva Ambrogio Morelli, professionista dal 1929 al 1938.
Avviato al ciclismo dal campione parabiaghese Libero Ferrario che gli fece avere la sua prima bici da corsa, era dotato di determinazione e resistenza, in grado di affrontare quindi percorsi diversificati e gare sia in linea che a tappe. Fu professionista correndo per la Gloria (1929-1930), la Bianchi (1931-1933), la Ganna (1935-1936), la Tendil (1937) e la Voce di Mantova (1938).
All'esordio tra i professionisti juniores, nel 1929, vinse quattro gare in linea, fra cui la Tre Valli Varesine, e fu secondo alla Coppa Bernocchi, alla Targa Ferrario e al Gran Premio Cervini. Vinse poi i campionati italiani professionisti juniores, il Giro del Piemonte e il Giro dell'Umbria nel 1930.
Passato nella categoria superiore, partecipò a dieci edizioni del Giro d'Italia classificandosi quarto nel 1930 e ottavo nel 1931 con la vittoria nella tappa finale di Milano e vincendo la classifica isolati nel 1934 e nel 1935. Nel 1933 si piazzò al secondo posto, alle spalle di un altro italiano, Alfredo Bovet, nel Giro della Catalogna. Fu terzo al Giro del Lazio del 1934 e partecipò a quattro edizioni del Tour de France tra il 1932 e il 1937, classificandosi al sesto posto nel 1934 e ottenendo un eccezionale secondo posto nel 1935, battuto solo dal belga Romain Maes, edizione in cui si aggiudicò due vittorie di tappa a Pau e a Caen e che gli diede particolare notorietà.
Ottenne diversi successi anche nelle corse su pista, le cosiddette sei giorni, molto seguite dal pubblico dell'epoca per la presenza in gara dei popolari campioni del ciclismo su strada.

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