Il gigante buono non c’è più, restano soltanto i ricordi
Brescia Oggi, 5 maggio 2017
Il rosario delle disgrazie legate al ciclismo si allunga sempre di più: solo pochi giorni fa a Filottrano nelle Marche è morto a causa di un incidente stradale Michele Scarponi, ieri a poca distanza dalla sua abitazione di Prevalle ha subito lo stesso destino Walter Dusi ex professionista dal 1978 al 1980.
Un destino crudele ha accompagnato la vita del longilineo passista-veloce che in carriera ha vestito casacche di prestigio: Mariani & Calì, Mobili Lissone, insieme alle professionistiche Intercontinentale, Sapa, Magniflex. Nel 2003 ha perso il figlio Michele anch’egli ex corridore a causa di un incidente stradale mentre stava viaggiando a bordo di una motocicletta che gli aveva prestato un amico.
In carriera Walter Dusi ha corso con Roberto Visentini, Alberto Coppi, Ettore Manenti, Paolo Rosola, Alessandro Bettoni, Roberto Braga, Luigi Bussacchini e altri atleti che hanno fatto la storia del ciclismo nazionale e internazionale. L’ex iridato di Lasarte 1965 Mino Denti è stato il suo direttore sportivo alla Mariani & Calì. È come se avesse perso un figlio. «Quando è tornato alle corse amatoriali gli abbiamo realizzato un body con la foto di suo figlio Michele. Da quando ha ripreso a correre è rinato a nuova vita. Spesso si recava a Montichiari per allenarsi su pista per poter giocare le sue carte di vittorie fino in fondo».
Roberto Visentini l’ha visto la settimana scorsa mentre si stava allenando. L’ha fermato e insieme si sono presi un aperitivo. «Cosa devo dire di Walter: è sempre stato un mio grande amico e questa notizia mi lacera il cuore. So solo io quante volte siamo stati insieme per allenarci e trascorrere le giornate all’insegna della serenità. Era un ragazzo straordinario con un sorriso strappa simpatia».
Paolo Rosola è al Giro d’Italia come responsabile tecnico della Gazprom Rusvelo. Con lui ha corso sotto la direzione di Franco Cribiori all’Intercontinentale, Sapa e Magniflex. «La notizia mi ha sconvolto. Non riesco a crederci. Cosa ricordo di lui? Il modo semplice e sincero di affrontare qualsivoglia situazione. Perdo un grande amico».
Marina, moglie di Alberto Coppi, stava organizzando un revival e proprio Walter Dusi era stato il primo a confermare la sua adesione. Quando l’ex velocista ha appreso la notizia è diventato bianco come un lenzuolo fresco di bucato. «Non è possibile. Che destino infame. Walter è stato davvero sfortunato: dopo aver perso il figlio anche lui è morto in un altro incidente stradale».
Walter Dusi passato professionista insieme a Alessandro Bettoni, Paolo Rosola e Ettore Manenti era stato tra i protagonisti anche al Giro d’Italia che scatta proprio oggi da Alghero. Nella tappa Latina-Piediluco del 17 maggio 1978 vinta dal rovatese Giuseppe Martinelli su Rudy Pevenage e l’altro rovatese Carlo Zoni, il corridore di Prevalle concluse quarto ai piedi del podio. È stato quello il suo miglior piazzamento alla corsa «rosa».
Negli ultimi due anni gli era tornata la voglia di gareggiare con gli amatori e proprio qualche giorno fa è stato battuto in volata dal manerbiese Ettore Manenti con il quale ha diviso la camera da professionista.
Il ciclismo bresciano con Walter Dusi perde una persona a tutto tondo, rispettoso come pochi, sempre pronto alla battuta e soprattutto impegnato nel sociale. Il corridore che a un Giro della Valle d’Aosta ci chiese un passaggio e che a metà strada si divorò due razioni di pasta e di carne se n’è andato. Il «gigante buono» di Prevalle provato dalla vita come pochi adesso comincerà a correre in alto, sempre più in alto, dove dimorano le persone per bene. Ciao caro Walter e grazie per averci onorato della tua amicizia.
Angiolino Massolini
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