Cassani: «Io in stanza con Visentini quel giorno a Sappada...»
di Pier Bergonzi, Gazzetta dello Sport, 26 febbraio 2014
- Davide Cassani, lei è stato compagno di squadra di Stephen Roche nella Carrera di Davide Boifava. Che campione è stato Roche?
«Stephen era un atleta di altissimo livello che è riuscito a superare se stesso in quella stagione indimenticabile. Andava forte dappertutto, perché ha vinto una Roubaix da dilettante, era un grande a cronometro e in salita. Ma lo ricordo come un fenomeno nelle cronosquadre. Dava i tempi e interpretava quello sforzo collettivo come nessun altro. Aveva una grande visione della corsa».
- Un ricordo del fatidico Giro d'Italia 1987?
«Me lo ricordo benissimo. Io ero compagno di camera di Visentini. Quando Roche attaccò a sorpresa e in modo non ortodosso nella tappa di Sappada, e Boifava ci chiese di tirare alle sue spalle, mi sembrava di vivere una situazione paradossale. Quella sera, in albergo, il clima non era serenissimo... Visentini, ancora adesso, non vuole nemmeno sentire pronunciare il nome di Roche. Ma è stata un'edizione storica e Stephen quell'anno era davvero il più forte».
- Roche ora è nella Hall of fame del Giro...
«Ci sta perché è stato il primo corridore di lingua inglese a conquistare la maglia rosa e perché il prossimo Giro d'Italia partirà dalla sua Irlanda. Ho visto qui, tra Belfast e Dublino, una grande passione per il ciclismo. A giudicare dall'entusiasmo e dall'impegno, sarà un altro momento storico per la nostra corsa».
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