Fai buon viaggio Michael



di Silvio Martinello, Rai Sport

Mi trovo all’aeroporto di Bruxelles, ed ho voglia di scrivere qualcosa, al termine di una giornata intensa, che mi ha trasmesso emozioni contrapposte. È molto gratificante trovarsi nel mio ruolo, avere il privilegio di raccontare eventi sportivi di tale livello.

La Parigi Roubaix non ha deluso le attese, spettacolo vero, per uomini duri, che non si sono risparmiati. La sfida è diventata un testa a testa tra i grandi, quando mancavano ancora tanti km al traguardo. Tante cadutepurtroppo, ma soprattutto una sta creando preoccupazione. 

Mancavano circa 150 km al traguardo e dalla regia arriva nel monitor in postazione, l’immagine di un corridore esanime a terra, dobbiamo attendere le prime informazioni ufficiali per saperne di più. Arrivano finalmente, e non sono buone. Il suo nome Michael Goolaerts, radio corsa informa che i soccorritori si trovano nella necessità di dover praticare il massaggio cardiaco, utilizzare il defibrillatore, intubare lo sfortunato ragazzo e richiedere l’Intervento dell’elicottero per il trasporto urgente all’ospedale di Lille. Arresto cardiaco. 

Una straordinaria giornata di sport, ricca di emozioni e di gesti tecnici che non dimenticheremo, rattristata dai terribili aggiornamenti che arrivano dall’ospedale, dove i sanitari stanno tentando di salvare la vita a Michael. 

Mi imbarco da Bruxelles sul volo che mi riporta a casa, ma nonostante la stanchezza non riesco a riposare, chiudo gli occhi, sono stanco, provo a dormire, ma niente. 

Atterrato a Venezia, accendo il mio cellulare, e apprendo della morte di Michael. I sanitari nulla hanno potuto, e con la vicinanza dei familiari e di chi gli voleva bene, Michael se n’è andato, per sempre. 

Descrivere lo stato d’animo che ti pervade in questi momenti non è semplice. Un senso di vuoto e di impotenza ti assale. Non conoscevo personalmente Michael, ma facevamo parte della stessa famiglia, di chi ha avuto la fortunata opportunità di vivere e frequentare il meraviglioso mondo del ciclismo. Fai buon viaggio Michael, ti ricorderemo con tanto affetto, certi che da lassù continuerai a seguire le gesta dei grandi campioni che poche ore fa erano schierati con te alla partenza di Compiègne, pronti a vivere un’avventura sportiva tanto attesa, che si è trasformata in una giornata tristissima e piena di dolore. 

Sono tra le mura di casa finalmente, dopo la doccia mi sono steso a letto, ma non ho sonno, penso a quanto dolore ci sia nel cuore dei genitori del giovane Michael, penso ai miei figli, alle loro vite, ai loro destini!

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