A Sarzeau bis di Gaviria, l'anti-Sagan


Gaviria-Sagan-Kittel nella prima, a Fontenay le Comte.
Sagan-Colbrelli-Demare nella seconda, a La Roche sur Yon.
Gaviria-Sagan-Greipel nella quarta, a Sarzeau.

Tolta la cronosquadre alla terza, due volate su tre le ha vinte il colombiano - al suo primo Tour - e chissà come sarebbe finita se non fosse caduto ai -2 km. E in tutte e tre è finito sull'ipotetico podio lo slovacco tricampione del mondo, al ventesimo piazzamento nella Grande Boucle: terzo all-time subito dietro i 22 di Zabel e i 21 di Kelly.

La gerarchia delle ruote veloci parla chiaro. E in materia la Quick-Step Floors del diesse italiano Bramati è LA superpotenza mondiale: già 50 vittorie in stagione, più i 5 campionati nazionali vinti col belga Lampaert, il lussemburghese Jungels (in linea e a cronometro), il danese Morkov e il nostro Viviani.

Sul rettilineo di oltre 4 km a Sarzeau, cittadina di cui è sindaco David Lappartient, presidente dell'UCI, è stato invece decisivo un argentino, Richeze, forse il miglior ultimo vagone del gruppo - e perfetto nel pilotare Gaviria. Secondo colombiano a far doppietta al Tour, dopo Santiago Botero che nel 2002 vinse a Les Deux Alpes e la crono di Lorient. 

Da lì partirà la quinta tappa, e a Quimper attenti a quei due: il loro decennio è già cominciato.

PER SKY SPORT 24, CHRISTIAN GIORDANO




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